Everything has changed

2

Cari amici e care amiche,

oggi è un giorno speciale per tutti noi che abbiamo condiviso un viaggio lungo un quarto di secolo attraverso la musica e l’arte di un’icona indimenticabile: David Bowie attraverso le “pagine” virtuali di questo sito e attraverso le moltissimi iniziative fisiche che si sono susseguite nel corso degli anni. È con una certa emozione che vi annunciamo la nascita di una veste grafica e di un nuovo dominio per il nostro amato sito, per quel Velvet Goldmine che per tanti anni è stato il punto di riferimento su Bowie in Italia.

Oggi si rinnova e si evolve in David Bowie Italia, disponibile a questo nuovo indirizzo www.davidbowieitalia.it.

Ma, come cantava David, nothing has changed and everything is changed.

DBI Logo PNG 2

La nostra avventura è iniziata 25 anni fa, quando un gruppo di fan italiani, uniti dalla passione per il David, decise di creare uno spazio di incontro e condivisione. Prima fu una fanzine, “Loving the Alien“, poi il sito Velvet Goldmine che divenne ben presto un punto di riferimento per tutti coloro che cercavano notizie, approfondimenti e scambi culturali legati all’universo di Bowie. Abbiamo vissuto insieme l’evoluzione del glam rock, abbiamo condiviso analisi e riflessioni su dischi, concerti, notizie.

Nel corso degli anni, il nostro fan club ha organizzato eventi, iniziative e ha raccolto i contributi di tantissimi fan, creando una comunità vibrante e attiva. Abbiamo tessuto una rete di amicizie e di scambi culturali che ha superato i confini nazionali, unendo gli amanti della musica e dell’arte di Bowie in un abbraccio collettivo che ha resistito al tempo e alle distanze.

Velvet Goldmine è diventato, e rimasto negli anni, quel punto di riferimento italiano su David Bowie. Ha necessariamente dovuto cambiare forma e sostanza per adattarsi all’evoluzione dei tempi; non è più un “fan club” come esistevano negli anni 2000, né ha più un forum, soppiantati negli anni dall’avvento di Facebook e dei social in generale. Ma malgrado questi sconvolgimenti, ancora oggi rimane un sito che raccoglie decine di migliaia di visite mensili.

Oggi, è un sito che offre notizie, analisi e riflessioni su David Bowie e il suo universo. Le celebri traduzioni sono rimaste, negli anni, costantemente aggiornate e revisionate. È ancora un luogo dove i fan possono condividere la propria passione e il proprio amore per l’artista, nonostante l’evoluzione dei tempi e la concorrenza di altre piattaforme online.

Quello spirito originario di condivisione del fan club, si è mantenuto vivo.

Vogliamo ringraziare di cuore tutti i velvetgoldminers che ci hanno sostenuto e seguito con affetto e fedeltà in questi 25 anni. Senza di voi, senza il vostro entusiasmo e la vostra partecipazione, nulla di tutto questo sarebbe stato possibile. Siete stati voi a rendere questo viaggio un’esperienza indimenticabile, e per questo vi siamo eternamente grati.

Il nostro impegno per il futuro è di continuare a essere un punto di riferimento per tutti i fan di David Bowie, di arricchire il nostro sito con nuovi contenuti e di promuovere iniziative che tengano viva la sua eredità artistica. Il cambiamento è sempre stato un elemento chiave nell’arte di Bowie, e noi vogliamo onorare questo principio, evolvendo e adattandoci ai tempi, proprio come lui ci ha insegnato.

Con affetto e riconoscenza … as long as there’s you, as long as there’s me

Daniele e Paola e tutto il team di David Bowie Italia

P.S. Vi invitiamo a visitare il nostro nuovo sito www.davidbowieitalia.it e a continuare a condividere con noi la vostra passione per David Bowie.

AGGIORNAMENTI

Ecco alcuni degli aggiornamenti che abbiamo effettuato sul nuovo sito:

  • Sezione “Bowie in Italia” completamente ridisegnata
  • Sezione “Concerti” completamente ridisegnata con l’aggiunta di ulteriori foto, video e articoli sulle date italiane
  • Sezione “Stampa” completamente ridisegnata, scannerizzazioni articoli rimasterizzate, aggiunti nuovi articoli.
  • Tutte le fotografie della sezione “Bowie in Italia” sono state rimasterizzate
  • Sezione “Traduzioni”: tutte le traduzioni sono state ricontrollate e aggiornate. Ma verranno poi analizzate nuovamente, album per album, con il nostro esperto Marco Michelacci.
  • Sezione “Discografia”: aggiunte le pagine con relative recensioni e informazioni per gli album “In Bertold Brecht’s Baal”, “Bowie at the Beeb”, “Live Santa Monica ’72”, “VH1 Storyteller”, “Blackstar”, “Live Nassau Coliseum 76”, “Cracked Actor (live Los Angeles ’74)”, “Welcome to the Blackout (live London 78)”, “Glastonbury 2000”, “Serious Moonlight (live 83)”, “Glass Spider (live Montreal 87)”, “I’m only Dancing (live Soul Tour ’74)”, “Changesnowbowie”, “Ouvrez Le Chien [Live Dallas 95]”, “No Trendy Réchauffé (Live Birmingham 95)”.

Parecchie sezioni sono ancora in aggiornamento. Abbiate pazienza.

‘Hours…’ compie 25 Anni: celebrazione con live e video inediti

0
Hours David Bowie 25 anniversario testata

Nel panorama musicale in continua evoluzione, David Bowie si è sempre distinto come un pioniere. Il 21 settembre 1999, lanciava “hours…”, il suo 22° album in studio. Oggi, a 25 anni di distanza, si celebra il disco con una serie di uscite digitali e video.

Hours David Bowie 25 anniversario

Non tutti forse lo ricordano, ma “hours…” non fu solo un nuovo capitolo nella prolifica carriera di Bowie, ma segnò un momento storico nell’industria musicale. Fu il primo album di un artista di fama mondiale a essere distribuito in download digitale. Questa mossa audace suscitò non poche polemiche nel settore. Alcuni rivenditori tradizionali minacciarono addirittura di boicottare e ritirare tutti gli album di Bowie dai loro scaffali.

Nonostante le resistenze, Bowie rimase fermo nella sua visione. Con la sua consueta lungimiranza, dichiarò: “Spero che questo piccolo passo porti a passi più grandi da parte mia e di altri, offrendo ai consumatori maggiori scelte e un accesso più facile alla musica che amano”. Le sue parole si rivelarono profetiche, anticipando l’era dello streaming e del consumo digitale di musica.

Prima di lui altri artisti avevano aperto le danze: il primo album completo ad essere ufficialmente rilasciato come download digitale fu “Geek the Girl” di Lisa Germano nel 1994, attraverso il servizio CompuServe. Nel 1997, i Duran Duran rilasciarono “Electric Barbarella” come primo singolo disponibile per l’acquisto digitale da una major discografica. Diversi altri artisti ed etichette avevano sperimentato con il rilascio di singole tracce o EP in formato digitale prima del 1999. Ma “hours …” fu il primo album completo pubblicato in digitale da un artista di grande fama.

hours…” segnò un ritorno alle origini per Bowie. L’album vide un uso prominente della chitarra acustica a 12 corde, che dominava brani chiave come Survive e Seven, due dei tre singoli estratti nel Regno Unito. Sebbene Bowie non intraprese un tour completo per promuovere l’album, si esibì in una manciata di concerti intimi e diverse performance televisive live.

Celebrazioni per il 25° anniversario

Per commemorare l’anniversario, Parlophone ha annunciato una serie di uscite digitali e video. Ecco un riepilogo dettagliato delle pubblicazioni previste:

20 settembre 2024

live from manhattan cvr 1080sq
  • Uscita dell’EP digitale “Live from Manhattan Center ’99” che contiene tre tracce live inedite registrate per il programma TV britannico Top Of The Pops ma mai trasmesse. Fu registrato nello stesso luogo dell’esibizione VH1 Storytellers di Bowie, ma due giorni prima e in uno studio diverso
  1. Thursday’s Child (Inedito)
  2. Survive (Inedito)
  3. The Pretty Things Are Going To Hell (Inedito)

Ascolta su spotify ora

23 settembre 2024

  1. Ashes To Ashes
  2. Cracked Actor
  3. Something In The Air
  4. Survive

30 settembre 2024

  1. Survive
  2. Thursday’s Child
  3. The Pretty Things Are Going to Hell

11 ottobre 2024

  • Uscita dell’EP digitale “hours… REMIX EP” con sei tracce:
  1. Seven (Beck mix #1)
  2. Seven (Beck mix #2)
  3. Seven (Marius de Vries mix – Original Speed)
  4. The Pretty Things are Going to Hell (150 bpm Stigmata Film Mix)
  5. Thursday’s Child (Hip Hop Mix) (Inedito)
  6. Thursday’s Child (Rock Mix)

14-17 ottobre 2024

  • Pubblicazione sul canale YouTube di David Bowie di quattro video dall’esibizione live a Parigi del 14 ottobre 1999:
  • 14 ottobre: Thursday’s Child
  • 15 ottobre: Something In The Air
  • 16 ottobre: Survive
  • 17 ottobre: Seven

L’eredità di “hours…”

“hours…” rimane un testamento della visione innovativa di Bowie nel modo in cui essa viene distribuita e consumata. L’album, certificato oro, dimostrò ancora una volta la sua capacità di anticipare le tendenze e plasmare il futuro dell’industria musicale.

Il ‘making of’ dell’album

Qui sotto potete vedere un breve documentario (6 minuti e mezzo) sulla realizzazione dell’album.

Girls | Testo e Traduzione

0

GIRLS

(David Bowie, Erdal Kızılçay)

Girls
They come and they go
They kiss
Come and they go
Like breeze
Brushing my cheek
Like pain
Like the tears on my face

Girls
They come and they go
Like spirits
They vanish at dawn
My heart
Suspended in time
Like you
Vanish like tears in the rain

Girls
They take their loves away
Like spirits
Living so far away

Girls
Pretending to break down and cry
Girls
Whispering wind
What are they giving away

We used to be so happy
Remember, remember
So happy
I never knew
How lonely
How lonely
How lonely I could feel

Girls
They come and they go
They kiss
They come and they go
Like spirits
Brushing my cheek
Like pain
Like the tears on my face

Girls
They take their loves away
Like spirits
Living so far away

Girls
Pretending to break down and cry
Girls
Whispering wind
What are they giving away

We used to be so happy
Remember, remember
So happy
I never knew
How lonely
How lonely
How lonely I could feel
Girls

RAGAZZE

(David Bowie, Erdal Kızılçay)

Ragazze
Vanno e vengono
Baciano
Vanno e vengono
Come brezza
Che mi accarezza la guancia
Come il dolore
Come le lacrime sul mio viso

Ragazze
Vengono e vanno
Come spiriti
Svaniscono all’alba
Il mio cuore
Sospeso nel tempo
Come te
Svanisci come lacrime nella pioggia

Ragazze
Portano via i loro amori
Come spiriti
Che vivono così lontano

Ragazze
Che fingono di scoppiare a piangere
Ragazze
Vento che sussurra
Che cosa stanno lasciando andare?

Eravamo così felici
Ricorda, ricorda
Così felici
Non ho mai saputo
Quanto solo
Quanto solo
Quanto solo potessi sentirmi

Ragazze
Vanno e vengono
Baciano
Vanno e vengono
Come spiriti
Sfiorano la mia guancia
Come il dolore
Come le lacrime sul mio viso

Ragazze
Portano via i loro amori
Come spiriti
Che vivono così lontano…

Ragazze
Che fingono di crollare e piangere
Ragazze
Vento che sussurra
Cosa stanno lasciando andare?

Eravamo così felici
Ricorda, ricorda
Così felici
Non potevo sapere
Quanto solo
Quanto solo
Quanto solo potessi sentirmi
Ragazze

NOTE

Il brano, registrato nel 1986 e pubblicato come lato B del singolo “Time Will Crawl” nel 1987, è un pezzo che riflette la complessità delle relazioni e la transitorietà delle emozioni. Scritto da Bowie in collaborazione con Erdal Kızılçay, inizialmente era destinato a Tina Turner, che lo incluse nel suo album “Break Every Rule” e ne pubblicò una versione come singolo nel 1986.

Bowie registrò anche una versione giapponese della canzone. “Girls” è stata inclusa in alcune ristampe dell’album Never Let Me Down.

Girls – La versione di Tina Turner

Girls – Versione giapponese

Ziggy Stardust: nuova edizione Blu-ray con mix Dolby Atmos

0
David Bowie Ziggy Stardust Blu Ray Dolby Atmos testata

Il 6 settembre 2024 segna un altro capitolo significativo nelle celebrazioni, seppur tardive, del 50° anniversario di “The Rise and Fall of Ziggy Stardust and the Spiders from Mars” di David Bowie. Originariamente pubblicato nel 1972, è stato al centro di numerose iniziative commemorative nel 2024. Quest’anno ha visto l’uscita del massiccio cofanetto “Rock’n’Roll Star“, che include registrazioni live inedite, demo e mix alternativi. Parallelamente, sono state pubblicate diverse edizioni in vinile, tra cui una nuova versione in half speed e un picture disc nel 2022 e, sempre quest’anno, il vinile Waiting in the Sky contenente versioni demo delle tracce dell’album e “Rock ‘n’ Roll Star!” con le versioni alternative.

Ora, sempre nel 2024, Ziggy Stardust fa il suo debutto su supporto Blu Ray in formato Dolby Atmos, offrendo agli ascoltatori una prospettiva sonora completamente nuova su questo capolavoro del glam rock. Questa edizione in Atmos rappresenta non solo un’evoluzione tecnologica, ma anche il culmine di una serie di pubblicazioni che hanno permesso ai fan di riscoprire “Ziggy Stardust” in molteplici forme, testimoniando l’impatto duraturo di questo album rivoluzionario.

Le quattro dimensioni di Ziggy: esplorando i mix

L’edizione 2024 su supporto Blu Ray non si limita a offrire una sola versione dell’album, ma presenta agli ascoltatori un quartetto di mix:

David Bowie Ziggy Stardust Blu Ray Dolby Atmos 1
  1. 2024 Dolby Atmos Mix:
    Il pezzo forte di questa release. Creato da Emre Ramazanoglu e Ken Scott nei RAK Studios di Londra, questo mix sfrutta la tecnologia object-based di Atmos per posizionare i suoni in uno spazio tridimensionale. Immaginate di poter percepire la posizione esatta di ogni strumento, come se foste al centro di una performance dal vivo degli Spiders from Mars. E’ inedito.
  2. 2024 Stereo Mix (96 kHz / 24-bit):
    Un nuovo mix stereo ad alta risoluzione che promette di rivelare sfumature finora nascoste. Potrebbe essere l’occasione per scoprire nuovi dettagli nelle complesse trame sonore. È diverso da quello contenuto nel cofanetto, e quindi inedito.
  3. Original 1972 Stereo Mix – 2012 Remaster (192 kHz / 24-bit):
    Per i puristi, ecco la versione definitiva del mix originale. Questa rimasterizzazione del 2012 offre il suono autentico del ’72, ma con una chiarezza e una definizione superiori.
  4. Original 1972 Stereo Mix – 2012 Remaster (48 kHz / 24-bit):
    Una versione più leggera, ideale per lo streaming, che mantiene comunque una qualità superiore rispetto al CD standard.

Dietro le quinte: la creazione del mix Atmos

Il processo di remixing in Atmos ha rappresentato una sfida unica per il team di produzione. Ken Scott, il produttore originale dell’album, ha condiviso alcune riflessioni sul progetto:

Tornare su ‘Ziggy’ dopo tutti questi anni è stata un’esperienza surreale. Con l’Atmos, abbiamo avuto l’opportunità di esplorare dimensioni sonore che nel ’72 potevamo solo sognare. Abbiamo cercato di rispettare la visione originale di David, ma allo stesso tempo di sfruttare appieno le potenzialità di questa nuova tecnologia“.

Emre Ramazanoglu, ingegnere del suono per il mix Atmos, ha aggiunto:

Il nostro obiettivo era di essere fedeli allo spirito dell’album originale, pur creando un’esperienza di ascolto completamente nuova. Abbiamo sperimentato molto con il posizionamento degli strumenti nello spazio tridimensionale, cercando di catturare l’energia e la teatralità delle performance live di Bowie“.

L’esperienza Atmos di Ziggy Stardust

David Bowie Ziggy Stardust Blu Ray Dolby Atmos 3

Tutto molto bello, direte voi. Ma in soldoni, cosa dobbiamo aspettarci?

Per chi possiede un sistema audio compatibile con Dolby Atmos, l’esperienza di ascolto potrebbe essere rivoluzionaria. Ecco alcune delle potenziali novità:

  • Una maggiore separazione degli strumenti, che potrebbe permettere di apprezzare dettagli precedentemente nascosti nella complessa produzione dell’album.
  • Un senso di spazialità aumentato, con la possibilità di percepire i suoni non solo in orizzontale, ma anche in verticale.
  • La voce di Bowie potrebbe assumere una presenza più tridimensionale, emergendo dal mix con una nuova vividezza.

Brani come “Five Years“, con il suo crescendo, o “Moonage Daydream“, con i suoi arrangiamenti elaborati, potrebbero beneficiare particolarmente del formato Atmos, rivelando nuove sfumature sonore.

Ziggy per tutti: l’ascolto su sistemi tradizionali

Non tutti possiedono un impianto da migliaia di euro, e non tutti possiedono un sistema o un amplificatore Dolby Atmos. Ma anche chi non dispone di un impianto all’avanguardia, non dovrebbe sentirsi escluso. Il nuovo mix stereo ad alta risoluzione promette comunque dei miglioramenti significativi come una maggiore chiarezza e definizione del suono, grazie all’alta risoluzione (96 kHz / 24-bit), e la possibilità di percepire dettagli precedentemente poco evidenti, come le sottili linee di sintetizzatore o gli effetti di chitarra di Mick Ronson. Anche quella che si definisce comunemente “immagine stereo” è potenzialmente più ampia e profonda che potrebbe dare l’illusione di una scena sonora più tridimensionale anche se si posseggono solo due canali.

Vale la pena?

È la domanda che ci sentiamo più spesso fare e con la quale in genere concludiamo questi articoli. E sempre con la stessa risposta: dipende da cosa cercate. In definitiva ogni nuovo mix dell’album originale è, teoricamente superfluo. Ma quando si ama un album e lo si è ascoltato per anni o decenni, è sempre un godimento poterlo “riscoprire” da un altro punto di vista sonoro, svelarne qualche strato prima nascosto. Resta da vedere se il mix Atmos riuscirà a migliorare l’energia e la magia dell’originale, aggiungendo nuove dimensioni all’esperienza di ascolto.

ACQUISTO/PREORDINE

Il Blu Ray di Ziggy Stardust può essere preordinato su IBS e su Amazon a un costo di circa 24 euro.

ibs

David Bowie Ziggy Stardust Blu Ray Dolby Atmos 1

amazon

David Bowie Ziggy Stardust Blu Ray Dolby Atmos 1

I segreti di Ziggy Stardust: il Cofanetto “Rock ‘n’ Roll Star!” a giugno

0
David Bowie Rock 'n' Roll Star box Cofanetto Testata

Bowie continua a vivere attraverso la sua musica e le innumerevoli riscoperte del suo vasto repertorio. La più recente aggiunta a questo patrimonio sarà il cofanetto “Rock ‘n’ Roll Star!”, in uscita il 14 giugno 2024, che promette di essere un viaggio affascinante attraverso l’era di Ziggy Stardust, uno dei personaggi più emblematici e rivoluzionari da lui creati.

David Bowie Rock n Roll Star box cofanetto

Il cofanetto “Rock ‘n’ Roll Star!” raccoglie 5 CD e un Blu-ray che esplorano il percorso di David Bowie da febbraio 1971 fino alla creazione del personaggio di Ziggy Stardust e alla registrazione dell’album del 1972 “The Rise and Fall of Ziggy Stardust and the Spiders from Mars“. Questo set deluxe include demo, le registrazioni della prima creazione in studio di David, The Arnold Corns, le prove nell’allora casa di Bowie, Haddon Hall, le sessioni della BBC, i singoli, le esibizioni dal vivo, oltre a outtake e versioni alternative dalle sessioni di registrazione dell’album originale, che sono state missate ex novo dal produttore dell’album, Ken Scott.

Tra i pezzi inediti più interessanti ci saranno una versione alternativa di “Lady Stardust“, una versione inedita di “Shadow Man” e una versione più veloce di “I Can’t Explain” degli Who, che Bowie avrebbe in seguito registrato in una versione più lenta per l’album “Pin Ups“.

I brani dal vivo provengono invece dal concerto di Ziggy and the Spiders del 1° ottobre 1972 al Boston Music Hall. Avrebbe dovuto essere il primo album ufficiale dal vivo di Bowie.

Il concerto di Boston fu infatti registrato per un eventuale album dal vivo, il primo dei tre spettacoli del tour ad essere registrato, insieme a quelli di New York e Los Angeles. Ma l’idea fu successivamente abbandonata. Neanche dieci giorni dopo, Bowie e Mick Ronson stavano già lavorando nello Studio B della RCA a Nashville, per realizzare i mix mono e stereo di “The Jean Genie” per la pubblicazione su singolo. Missarono anche le registrazioni di Boston di “The Supermen“, “Life On Mars?“, “Changes” e “John, I’m Only Dancing“.

Il progetto dell’album dal vivo fu abbandonato quando l’attenzione di Bowie si concentrò su Aladdin Sane, all’inizio del 1973. Tuttavia, le registrazioni di Boston di “The Supermen“, “John, I’m Only Dancing” e “Changes” sono state incluse nel cofanetto “Sound + Vision” del 1989 e tutte e quattro sono state incluse nella ristampa per il 30° anniversario di Aladdin Sane.

Il Blu-ray aggiunge al cofanetto il mix DTS-HD Master Audio 5.1 del 2003, la rimasterizzazione ufficiale del 2012 dell’album originale in versione 96kHz/24bit PCM stereo, “Waiting in the Sky (Before the Starman Came to Earth)” (che verrà pubblicato in vinile per il Record Store Day) insieme a una serie di altre chicche come i singoli, gli outtake e le versioni alternative sempre in formato 96kHz/24 bit PCM stereo.

David Bowie Rock n Roll Star box cofanetto Vinile Half Speed
La versione in vinile Half Speed

Ricordiamo che il disco “Waiting in the Sky (Before the Starman Came to Earth)” è tratto dai nastri dei Trident Studio del 15 dicembre 1971, che presenta un ordine di esecuzione alternativo e quattro canzoni che non sono state inserite nell’album finale.

Rock ‘n’ Roll Star!” includerà anche due libri: il primo è un ricco volume di 112 pagine con note di copertina dettagliate, memorabilia, recensioni e articoli contemporanei, rare fotografie di Barrie Wentzel, Michael Putland, Mick Rock, Sukita e Alec Byrne, insieme a note e interviste inedite con Ken Scott, Mark Carr Pritchett e la collaboratrice di David dell’epoca, Anya Wilson. Ad accompagnare il libro principale c’è una riproduzione riunita in 36 pagine dei taccuini personali di David del periodo di Ziggy Stardust.

La presentazione di tutte queste tracce, edite e inedite, nel contesto del viaggio di Bowie verso Ziggy Stardust fornisce una nuova prospettiva e un valore aggiunto per i fan e i collezionisti. Avevamo già apprezzato questi approfondimenti curati nel dettaglio con i precedenti “episodi” dedicati a Hunky Dory (“Divine Symmetry“), Space Oddity (“Conversation Piece“) e The Man Who Sold the World (“The Width of a Circle“).

Queste raccolte filologiche offrono agli ascoltatori una finestra unica sul processo creativo di Bowie e sull’evoluzione del suo stile musicale durante questo periodo formativo.

Per gli amanti del vinile, sarà pubblicata anche un’edizione di “Rock ‘n’ Roll Star!” di un solo LP Half Speed con le versioni alternative e i mix differenti.

Conclusione

Rock ‘n’ Roll Star!” non è solo un altro cofanetto per collezionisti; è un’immersione profonda nell’era di Ziggy Stardust che offre, sia ai fan di lunga data che ai nuovi ascoltatori, l’opportunità di esplorare il genio di David Bowie in un modo mai visto prima. Con il suo mix di materiale familiare e inedito, questo set promette di essere un’aggiunta essenziale alla discografia di ogni amante della sua musica.

PRIMO SINGOLO

Il primo brano tratto dal cofanetto è “Ziggy Stardust” (Demo) registrato da Bowie con voce e chitarra acustica nel 1971 alla Haddon Hall di Beckenham.

TRACKLIST

  1. So Long 60s (San Francisco Hotel recording) *
  2. Hang On To Yourself (early demo) *
  3. Lady Stardust (demo)
  4. Ziggy Stardust (demo)
  5. Star (Aka Stars) (demo) *
  6. Soul Love (demo and DB spoken notes) *
  7. Starman (demo 1 excerpt) *
  8. Starman (demo 2) *
  9. Moonage Daydream (The Arnold Corns version)
  10. Hang On To Yourself (The Arnold Corns version)
  11. Looking For A Friend (The Arnold Corns version – rough mix) *
  12. Haddon Hall Rehearsals Segue: Ziggy Stardust / Holy Holy / Soul Love *
  13. Star (Aka Stars) (Haddon Hall rehearsal) *
  14. Sweet Head (Haddon Hall rehearsal) *

* INEDITO

Sounds Of The 70s: John Peel

Sessione registrata l’11 gennaio 1972 e trasmessa il 28 gennaio 1972

  1. Ziggy Stardust *
  2. Queen Bitch *
  3. Waiting For The Man *
  4. Lady Stardust *

Sounds Of The 70s: Bob Harris

Sessione registrata il 18 gennaio 1972 e trasmessa il 7 febbraio 1972

  1. Hang On To Yourself
  2. Ziggy Stardust
  3. Queen Bitch
  4. Waiting For The Man
  5. Five Years

Esibizione di prova dell’Old Grey Whistle

Filmato il 7 febbraio 1972 e trasmesso l’8 febbraio 1972 tranne “Oh! You Pretty Things” che fu trasmessa solo nel 1982.

  1. Oh! You Pretty Things (take 1)
  2. Queen Bitch
  3. Five Years

Sounds Of The 70s: John Peel

Sessione registrata il 16 maggio 1972 e trasmessa il 23 maggio 1972

  1. White Light/White Heat
  2. Moonage Daydream
  3. Hang On To Yourself
  4. Suffragette City
  5. Ziggy Stardust

Johnnie Walker Lunchtime Show

Sessione registrata il 22 maggio 1972 e trasmessa dal 5 al 9 giugno 1972

  1. Starman
  2. Space Oddity
  3. Changes
  4. Oh! You Pretty Things

Sounds Of The 70s: Bob Harris

Sessione registrata il 23 maggio 1972 e trasmessa il 19 giugno 1972

  1. Andy Warhol
  2. Lady Stardust
  3. White Light/White Heat
  4. Rock ‘N’ Roll Suicide

Top Of The Pops Performance

Girato il 5 luglio 1972 e trasmesso il 6 luglio 1972

  1. Starman
  1. Round And Round
  2. The Supermen (Ziggy session version)
  3. Holy Holy (Ziggy session version)
  4. Velvet Goldmine (Ziggy session outtake)
  5. Starman (original single mix)
  6. John, I’m Only Dancing (original single version)

Registrato dal vivo al Music Hall di BostonRegistrato il 1° ottobre 1972

  1. The Supermen
  2. Changes
  3. Life On Mars?
  4. My Death *
  5. John, I’m Only Dancing
  1. Looking For A Friend (The Arnold Corns version 2022 mix) *
  2. Hang On To Yourself (early Ziggy session take) *
  3. Star (take 5 alternative version) *
  4. Lady Stardust (take 1 alternative version) *
  5. Shadow Man (Ziggy session version) *
  6. The Supermen (Ziggy session version 2023 Mix) *
  7. Holy Holy (Ziggy session version alternative mix) *
  8. Round And Round (alternative mix)
  9. It’s Gonna Rain Again (Ziggy session outtake) *
  10. Looking For A Friend (Ziggy session version) *
  11. Velvet Goldmine (Ziggy sessions outtake 2022 mix) *
  12. Sweet Head (Ziggy sessions outtake 2022 mix) *
  13. Starman (Top Of The Pops version 2022 mix)
  14. John, I’m Only Dancing (alternative Trident Studios version) *
  15. I Can’t Explain (Trident Studios version) *

Bonus Mix

  1. Moonage Daydream (2003 instrumental mix)
  1. Mix originale dell’album (96khz/24bit Stereo)
  2. MIx 5.1 del 2003 (DTS-HD Master Audio 5.1 – 96khz/24bit)
  3. Versione iniziale dell’album del dicembre 1971 con tracklist diversa (Waiting in the Sky (Before the Starman Came to Earth)) (96khz/24bit PCM stereo)
  4. I singoli (96khz/24bit PCM stereo)
  5. Outtakes e versioni alternative (96khz/24bit PCM stereo)

ROCK ‘N’ ROLL STAR! HALF-SPEED MASTERED LP

Lato A

  1. Hang On To Yourself (early Ziggy session take)
  2. Star (Take 5 alternative version)
  3. Lady Stardust (Take 1 alternative version)
  4. Shadow Man (Ziggy session version)
  5. The Supermen (Ziggy session version 2023 mix)
  6. Holy Holy (Ziggy session version alternative mix)
  7. Round And Round (alternative mix) +

Lato B

  1. Velvet Goldmine (Ziggy sessions outtake 2022 mix)
  2. Looking For A Friend (Ziggy session version)
  3. It’s Gonna Rain Again (Ziggy sessions outtake)
  4. Sweet Head (Ziggy sessions outtake 2022 mix)
  5. Starman (Top Of The Pops version 2022 mix)
  6. John, I’m Only Dancing (alternative Trident Studios version) *
  7. I Can’t Explain (Trident Studios version) +*

Produced by David Bowie and Ken Scott except + Produced by David Bowie

ACQUISTO

Screenshot 2024 03 30 alle 16.48.43
Screenshot 2024 03 30 alle 16.48.59

David Bowie: Mixing Memory & Desire, il libro fotografico di Cummins

0
David Bowie mixing memory desire cummins testata

Un nuovo volume fotografico dedicato a Bowie ad opera di Kevin Cummins, dal titolo “Mixing Memory & Desire”, è stato pubblicato dall’editore Mitchell Beazley in diverse edizioni.

Kevin Cummins, fotografo britannico di fama internazionale, ha dedicato gran parte della sua carriera a documentare la scena musicale, immortalando alcuni dei più grandi nomi del rock e del punk. Tra questi, David Bowie occupa un posto d’onore, non solo per la sua indiscussa grandezza artistica ma anche per il legame speciale che si è creato tra lui e Cummins. Il libro fotografico “David Bowie: Mixing Memory & Desire” rappresenta un tributo straordinario a questo legame, e offre a noi appassionati un’immersione profonda e spesso intima nell’universo visivo e artistico di Bowie attraverso l’obiettivo di Cummins.

Il Rapporto tra Cummins e Bowie

Kevin Cummins, nato a Manchester nel 1953, è celebre per i suoi ritratti di musicisti come Ian Curtis, The Smiths, Iggy Pop, Bjork, Debbie Harry, Bob Marley, Public Enemy, Patti Smith e Oasis.

Il rapporto tra Kevin Cummins e David Bowie è iniziato nei primi anni ’70, quando un giovane Cummins, allora studente di fotografia, ha avuto l’opportunità di fotografare Bowie nel suo alter ego di Ziggy Stardust. Quell’immagine è ora nella collezione di fotografia del V&A Museum e ha segnato l’inizio della lunga cronaca visiva di Kevin Cummins sulla carriera di David Bowie.

Questo incontro ha segnato l’inizio di una collaborazione e di un’amicizia che si sarebbe protratta per decenni, con Cummins che ha continuato a documentare le varie fasi della carriera di Bowie, catturando non solo i momenti più significati sui palchi di tutto il mondo ma anche quelli più intimi e personali. Ha documentato e immortalato le sue trasformazioni artistiche, dai tempi di Ziggy Stardust fino a quelli di Earthling, passando per i periodi di Berlino, Scary Monsters e Tin Machine.

Il libro e le sue diverse edizione

David Bowie mixing memory desire cummins 1

Il risultato di questo lungo rapporto è raccolto nel libro fotografico “David Bowie: Mixing Memory & Desire“, pubblicato da Cassell nel novembre 2023, con la prefazione di Jeremy Deller, artista vincitore del Turner Prize. Il libro contiene alcune delle migliori ritratti di Bowie mai realizzati, la maggior parte dei quali inediti fino a ora. Si tratta di immagini che mostrano la personalità e la creatività di Bowie, sia sul palco che fuori, sia nei momenti di gloria che in quelli di difficoltà.

Cummins ha dichiarato: “Bowie è stato una delle mie più grandi ispirazioni e una delle mie più grandi sfide come fotografo. Era sempre pronto a sperimentare e a collaborare, ma anche a mettermi alla prova e a sorprendermi. Ho cercato di rendere giustizia alla sua genialità e alla sua umanità con le mie foto, che sono anche un omaggio alla sua memoria e al suo desiderio“.

Il libro è disponibile in diverse edizioni, ognuna delle quali offre un’esperienza diversa. L’edizione speciale, un cofanetto che include 28 immagini di Bowie riprodotte come una collezione di cartoline e presentate in una scatola finemente lavorata. L’edizione standard è rappresentata dal volume, nudo e crudo, con copertina rigida. Per i meno esigenti, è disponibile anche una versione digitale ebook, “sfogliabile” su qualunque reader.

Per coloro che cercano qualcosa di più esclusivo, esiste una prima edizione autografata di 150 copie, che rende il libro un vero e proprio pezzo da collezione. Questa versione comprende:

  • Una copia dell’edizione speciale del libro, con prefazione di Jeremy Deller, firmata a mano da Kevin Cummins.
  • Un ritratto a colori di David Bowie in formato 7×9″ firmato a mano da Kevin Cummins.
  • Il volume è racchiuso in un’elegante custodia in Perspex stampata appositamente.
  • Un certificato di autenticità numerato e firmato a mano da Kevin Cummins.

Galleria

Dove acquistare il libro

Per i fan italiani desiderosi di aggiungere questo volume alla propria collezione o alla propria libreria, il volume è disponibile per l’acquisto online su Amazon.it, sia in formato cartaceo 26 x 20 cm, al prezzo di circa 38 euro per 256 pagine sia in digitale a cirvca 24 euro. Per chi è interessato all’edizione più rara e collezionabile, come la prima edizione autografata o la edizione speciale, si consiglia il sito della casa editrice che lo vende a 495 sterline (circa 455 euro).

Waiting in the Sky: un viaggio nel Cuore di Ziggy Stardust

0
David Bowie Waiting in the Sky testata

Il 20 aprile, in occasione del Record Store Day, la Parlophone pubblicherà il vinile “Waiting in the Sky (Before the Starman Came to Earth)”, ovvero la primissima versione dell’album “The Rise and fall of Ziggy Stardust and the Spiders from Mars” prima che prendesse la sua forma definitiva.

David Bowie Waiting in the Sky 2

Nel vasto universo musicale di David Bowie, poche delle sue maschere brillano tanto intensamente quanto quella di Ziggy Stardust, l’androginico messaggero spaziale che ha catturato la nostra immaginazione (anzi, quella collettiva) nel 1972. Con l’annuncio di “Waiting in the Sky (Before the Starman Came to Earth)“, previsto per il Record Store Day del 20 aprile 2024, noi fan potremo intraprendere un viaggio nel tempo verso le sue origini. L’album in edizione limitata, tratto dai nastri stereo originali di Trident Studios della registrazione del 15 dicembre 1971, offre uno squarcio nella tela della genesi di uno degli album più amati del nostro: “The Rise and Fall of Ziggy Stardust and the Spiders from Mars“.

Waiting in the Sky” si distingue per una scaletta che diverge significativamente dall’album definitivo che conosciamo e amiamo. Al posto di “Starman“, troviamo “Round and Round“, una cover di Chuck Berry, e “Amsterdam” di Jacques Brel, che chiude il lato A. Il lato B presenta due dei brani del periodo più amato da noi appassionati e che non trovarono posto sulla versione finale dell’album: “Holy Holy” e “Velvet Goldmine“. Queste differenze non sono solo una curiosità per i collezionisti; rappresentano una finestra sul processo creativo di Bowie e sulle decisioni che hanno plasmato Ziggy Stardust.

Non è quindi una raccolta di tracce scartate, ma un invito a esplorarne le radici; e offre una nuova prospettiva su come Bowie, insieme ai suoi fedeli Spiders from Mars, abbia sperimentato e rifinito la visione che avrebbe definitivamente lanciato la sua carriera verso lo stardom globale.

LE TRACCE

Come dicevamo, la tracklist di “Waiting in the Sky” differisce da quella di “Ziggy Stardust”, con quattro canzoni che non sono state incluse nell’album finale.

La presenza di “Round and Round” al posto di “Starman” è particolarmente significativa. “Starman” è diventata una delle canzoni più conosciute e rappresentative di Bowie, un inno che ha contribuito a definire l’era glam rock e a cementare la figura di Ziggy Stardust nella cultura popolare. La sostituzione con una cover di Chuck Berry suggerisce un Bowie ancora radicato nel rock’n’roll classico, prima di spostarsi verso il suono più ‘futuristico’ e originale che caratterizza “Starman“. “Amsterdam“, la cover di Jacques Brel, mostra il lato più teatrale e drammatico che però si richiama a un gusto che torna ai primi anni formativi di Bowie, allontanandosi dall’immaginario di Ziggy Stardust. Questa traccia è in contrasto maggiore con il materiale più orientato al rock glam di “Ziggy Stardust”, sebbene poi in tour avrebbe eseguito magistralmente “My Death“, sembre di Brel.

Holy Holy” è una nuova incisione con i The Spiders del brano del 1971. Durante il 1971, Bowie pubblicò “Holy Holy” come singolo, mentre contemporaneamente lavorava all’album “Hunky Dory“. Questo brano rappresenta un momento significativo nella carriera di Bowie, in quanto mostra la sua capacità di sperimentare con diversi stili musicali e di creare musica che sfidava le convenzioni dell’epoca. Accompagnata, sul lato B, da “Black Country Rock”, non fu inclusa nell’album “The Man Who Sold the World” nè, appunto, su “Ziggy Stardust“. Alla fine la versione qui presente uscì nel 1974 come lato B di “Diamond Dogs“.

Velvet Goldmine” è considerata da molti un classica perduto dell’era Ziggy, una traccia che Bowie stesso ha spesso menzionato nei suoi appunti e interviste.

L’impatto culturale di queste differenze è notevole. “Waiting in the Sky” è una visione alternativa dell’album che ha definito un’era, mostrando come le scelte creative possono alterare radicalmente la direzione di un progetto artistico. Per i musicologi e i fan accaniti, queste tracce rappresentano una sorta di “what if” storico, permettendo loro di speculare su come sarebbe potuta essere la ricezione di “Ziggy Stardust”. Sembrerebbe proprio che la Parlophone abbia deciso di dedicare una nuova serie di pubblicazione a questi ipotetici “What If”, come era stato fatto precedentemente con “Hunky Dory” e la sua versione iniziale “Divine Simmetry“.

Riassumendo:

  1. “Round and Round”: Al posto di Starman, uno dei brani registrati nel febbraio 1972, troviamo questa cover di Chuck Berry. Il brano fu successivamente pubblicato come lato B del singolo Drive-In Saturday nel 1973.
  2. “Amsterdam”: Inizialmente prevista come chiusura del lato A, questa versione di Jacques Brel è stata poi utilizzata come lato B del singolo Sorrow nel 1973.
  3. “Holy Holy”: Uno degli outtake favoriti dai fan. Questa versione con gli The Spiders è stata pubblicata come lato B del singolo Diamond Dogs nel 1974.
  4. “Velvet Goldmine”: Un classico perduto dell’era Ziggy, Bowie lo definiva spesso “He’s A Goldmine” o “She’s A Goldmine”. Registrato durante le sessioni di Ziggy, è stato rilasciato solo nel 1975, insieme alla versione ri-registrata di Space Oddity.

TRACKLIST

Lato A:

  1. Five Years
  2. Soul Love
  3. Moonage Daydream
  4. Round And Round
  5. Amsterdam

Lato B:

  1. Hang On To Yourself
  2. Ziggy Stardust
  3. Velvet Goldmine
  4. Holy Holy
  5. Star
  6. Lady Stardust

COPERTINA E PRODUZIONE

David Bowie Waiting in the Sky 3

La produzione di “Waiting in the Sky” merita una menzione speciale. L’album è stato inciso su un tornio Neumann VMS80 personalizzato, utilizzando i master originali restaurati a 192kHz, senza alcuna elaborazione aggiuntiva. Questo approccio dovrebbe garantire all’ascoltatore un sound quanto più vicino possibile alla musica come è stata originariamente registrata.

La copertina di “Waiting in the Sky” è uno scatto di Brian Ward che immortala una delle primissime versioni del personaggio di Ziggy Stardust: i capelli non sono ancora quel rosso ‘pel di carota’ che tutti conosciamo. Le due facce interne delle buste del vinile sono le ante dei due scatoloni delle registrazioni agli Trident Studios.

VALE LA PENA?

Come per il precedente capitolo della serie (da noi ribattezzata) “what if”, “Divine Simmetry“, si tratta di un discorso del tutto personale. E’ superfluo: quanto contenuto in questo disco, sarà presente nel cofanetto “Rock n Roll Star!” in uscita a giugno. Se siete dei collezionisti la risposta è scontata. Se siete dei fan di lunga data, troverete queste pubblicazioni una riproposizione di materiale già noto e di cui siete già in possesso sotto altre (spesso innumerevoli) forme. Potrebbe però risultarvi interessante avere questo materiale raccolto in maniera più organica e tematica su un disco. Si tratta comunque di una pubblicazione del tutto superflua, relegata al mercato di appassionati del vinile che è il Record Store Day. Per i neofiti vale lo stesso discorso: se non siete collezionisti, potrete tranquillamente accontentarvi della versione digitale che siamo sicuri uscirà subito dopo.

ACQUISTO

Come tutte le pubblicazioni del Record Store Day, saranno distribuite nei negozi fisici e successivamente si riuscirà ad acquistarle online tramite i negozi che li metteranno a disposizione. Sarà stampato in 18.000 copie e il costo dovrebbe essere, come sempre, di 30/35 euro.

Diamond Dogs: vinile Half Speed e Picture Disc per i 50 anni

0
Diamond Dogs 50 Half Speed Picture Disc vinile testata 2

Il 24 maggio 2024, a cinquant’anni dalla sua prima apparizione sul palcoscenico musicale, “Diamond Dogs” si appresta a celebrare il suo anniversario d’oro con una doppia uscita in vinile: Half Speed e Picture Disc.

Diamond Dogs” è un album che ha segnato un punto di svolta nella carriera di Bowie, un lavoro che si distacca dal glam rock per avvicinarsi a sonorità più oscure e sperimentali. L’opera si ispira al romanzo “1984” di George Orwell e presenta un panorama post-apocalittico, con Bowie che si trasforma nel personaggio di Halloween Jack, un anti-eroe in un mondo in rovina. La copertina dell’album, che raffigura Bowie come una sorta di chimera uomo-cane, è divenuta iconica quanto la musica contenuta nel disco.

Le nuove edizioni per il 50° anniversario

David Bowie Diamond Dogs Terry O'Neill Cane

Diamond Dogs” viene riproposto in due edizioni limitate: una in vinile Half Speed Master e una Picture Disc. Entrambe le edizioni sono state realizzate a partire dai master originali restaurati a 192kHz, senza alcun processo aggiuntivo durante il trasferimento.

La tecnica del Half Speed Mastering, utilizzata per queste edizioni, consiste nel tagliare i lacquer a metà della velocità normale, migliorando così la risposta delle alte frequenze e rendendo più semplice l’incisione di suoni che altrimenti sarebbero difficili da riprodurre. Questo processo, che espande la gamma di suoni incisi sul disco, è particolarmente adatto per la musica ricca di dettagli e strumentazione.

Il vinile Half Speed Master è stato inciso su un tornio Neumann VMS80 personalizzato, con elettronica completamente rinnovata, garantendo così un’esperienza d’ascolto superiore. Il Picture Disc è, come sempre, un oggetto da collezione che viene acquistato più per essere appeso o guardato, che per essere suonato. Il trattamento della superficie per riprodurre la grafica va infatti a scapito della qualità sonora. Ma le tecniche hanno fatto passi da gigante e anche la qualità dei Picture Disc è migliorata. Per questo, questa versione è stata pressata dallo stesso master dell’Half Speed e promette di mantenere un’elevata qualità audio.

Vale la pena?

Come per tutte queste ristampe ed edizioni celebrative, si tratta di materiale perlopiù superfluo per i fan che già possiedono un’edizione del disco. Per i neofiti, certamente tra l’acquisto di una ristampa normale e una Half Speed, suggeriamo la seconda per la migliore resa sonora. A patto che si possegga un impianto audio di ottima qualità che possa far risaltare le differenze: in caso contrario non ne noterete. Il picture disc è per i collezionisti: in questo caso la qualità audio non c’entra nulla.

Il costo di queste edizioni è però sempre sproporzionato: circa 43 euro per l’Half Speed e 44 per il Picture Disc. Quindi, se non rientrate nei casi descritti sopra, avvicinarsi a queste ristampe non vale la pena.

Tracklist

Lato A:

  1. Future Legend – 1:05
  2. Diamond Dogs – 5:56
  3. Sweet Thing – 3:39
  4. Candidate – 2:40
  5. Sweet Thing (Reprise) – 2:31
  6. Rebel Rebel – 4:30

Lato B:

  1. Rock ‘n’ Roll with Me – 4:00
  2. We Are the Dead – 4:58
  3. 1984 – 3:27
  4. Big Brother – 3:21
  5. Chant of the Ever Circling Skeletal Family – 2:00

Immagini

Acquisto

Entrambe le edizioni sono già in preordine su Amazon ai seguenti link. Oppure li potrete acquistare direttamente dal vostro spacciatore di musica preferito.

Screenshot 2024 03 24 alle 13.59.00
Screenshot 2024 03 24 alle 13.59.25

Rue David Bowie: Parigi dedica una strada a Bowie

0
Rue David Bowie testata
Rue David Bowie 3

In un atto senza precedenti, la città di Parigi ha deciso di eternare l’eredità di David Bowie attraverso una dedica stradale: la “Rue David Bowie”. Un tributo frutto di un lungo processo di riflessione e consultazione, che ha coinvolto appassionati, figure culturali e l’amministrazione municipale della capitale francese.

La decisione di dedicare una strada a David Bowie è nata dal desiderio di onorare un artista che ha trasceso le barriere musicali, influenzando molte generazioni con la sua originalità e il suo spirito innovativo. Tutto è iniziato con un movimento spontaneo di fan che, fin dalla scomparsa di Bowie nel 2016, hanno cercato modi significativi per commemorare il loro eroe musicale. Una petizione online ha rapidamente raccolto migliaia di firme, dimostrando il desiderio diffuso di onorare l’artista in maniera tangibile e duratura.

L’amministrazione comunale ha accolto con favore l’iniziativa popolare, riconoscendo l’importanza di Bowie nel panorama culturale non solo della musica, ma dell’intera espressione artistica. Sono stati condotti incontri con rappresentanti della comunità artistica locale, musicisti e figure culturali per discutere della fattibilità e della forma che questa dedica avrebbe dovuto assumere.

Rue David Bowie 7 paris
David a Parigi, 1977

Dopo mesi di consultazioni e discussioni, la decisione di dedicare una strada a Bowie è stata presa all’unanimità dal consiglio comunale. La scelta di posizionare la “Rue David Bowie” tra i quartieri storici di Montmartre e Saint-Germain-des-Prés è stata accuratamente ponderata per garantire una collocazione significativa e facilmente accessibile per i visitatori.

La cerimonia di inaugurazione, tenutasi di fronte a una folla emozionata, è stata arricchita da contributi musicali di artisti locali che hanno eseguito brani celebri di Bowie. Durante il discorso inaugurale, la sindaca Anne Hidalgo ha sottolineato l’importanza di questa dedica nel preservare e celebrare la diversità culturale attraverso il riconoscimento di figure iconiche come David Bowie.

La “Rue David Bowie” non è solo una strada, ma un percorso che ne celebra la carriera straordinaria: sono stati infatti installati dei pannelli informativi che narrano la sua storia, e che permetteranno ai visitatori di immergersi nella sua vita e nelle sue opere.

Questa dedica non solo è un tributo a un’icona musicale, ma anche un impegno per la promozione della creatività e dell’innovazione nel tessuto culturale parigino. La mostra temporanea nelle vicinanze, che espone cimeli e fotografie della carriera di Bowie, è un ulteriore passo per garantire che la sua figura continui a ispirare le future generazioni.

La strada è diventata un simbolo tangibile della gratitudine di Parigi nei confronti di un artista senza tempo. Attraverso questo gesto, la città delle luci si unisce al coro globale che celebra David

GALLERIA

DOve si trova Rue David Bowie

“My David Bowie”: un nuovo libro di interviste e recensioni

0
My David Bowie Stefano Bianchi Alessandro Curadi Testata

“My David Bowie” di Stefano Bianchi, un nuovo libro su David Bowie, è appena uscito per l’editore Massimo Soncini.

Il panorama bibliografico su David Bowie è congestionato dalle pubblicazioni, e le librerie dei fan hanno ormai esaurito lo spazio disponibile per accogliere nuovi volumi sul proprio beniamino.

Ma se a parlare è proprio David Bowie, magari un angolino lo si trova. Perché “My David Bowie” è il risultato di 15 anni di incontri e conversazioni tra il giornalista e David. Il percorso di Stefano Bianchi nella stesura del libro è descritto come un viaggio meditato nel tempo, culminato dalla necessità di elaborare il lutto dopo la scomparsa di Bowie nel 2016. Le musicassette delle interviste, conservate come reliquie, sono finalmente venute alla luce per questo libro, che riflette un’epoca musicale unica attraverso gli occhi di chi l’ha vissuta da vicino.

Il tentativo, a detta dell’autore, è quello di esplorare le intricate metamorfosi dell’artista attraverso interviste, conferenze stampa e articoli giornalistici. D’altronde Stefano Bianchi è giornalista attivo dal 1986. Ha lavorato come redattore presso Tutto Musica & Spettacolo dal 1984 al 1997. La sua carriera come critico musicale include collaborazioni con diverse testate, tra cui Buscadero, Musica & Dischi, Max, e molte altre. Bianchi ha pubblicato diversi libri nel corso degli anni, concentrati su artisti come i Guns N’ Roses e John Cale. E ha già pubblicato su Bowie il precedente “Forever and ever“.

Insomma, una penna che sa scrivere.

Ad aprire il libro con un’introduzione è Ivan Cattaneo, cantante pop degli settanta e ottanta, che ha condiviso con Bianchi la sua passione: “Quante volte con Stefano abbiamo parlato di David Bowie. Incontrato nei Seventies (io) e negli Eighties (lui). Fino a coglierlo insieme in tutta la sua iconicità, nel 2015 a Parigi, nella mostra kolossal intitolata Bowie is ”.

Il giornalista e critico musicale Paolo Bertazzoni, sempre all’inizio del libro, riflette: “Il David Bowie intervistato da Stefano Bianchi: l’uomo che nel 1997 disserta di equilibrio, serenità e sinestesia, ma anche il lead vocalist che preferisce stare in disparte quando è con i Tin Machine, nel 1991”.

Bianchi divide da anni la sua attività tra critica musicale e arte. Naturalmente, l’attenzione è rivolta anche alla cura iconografica di “My David Bowie“. Copertine autografate dei CD, biglietti dei concerti, tour program, e opere di artisti come Edo Bertoglio, Ivan Cattaneo e altri, contribuiscono a dipingere un ritratto visivo del Duca Bianco.

Ma non è solo a Bowie a parlare attraverso le interviste. Il libro attinge infatti anche alle testimonianze di coloro che con lui hanno collaborato in maniera più stretta nel corso degli anni, e che condividono riflessioni sulla propria esperienza e sull’impatto duraturo dell’artista. Qualche scorcio: Tony Visconti «Senza David Bowie vivremmo in un mondo più grigio. Ha dipinto la sua musica con colori straordinari. E alcuni di quei colori li ha inventati»; il pianista Mike Garson «Bowie è stato un fantastico “casting director”. Sapeva scegliere con cognizione i musicisti adatti alla musica del momento»; il chitarrista Reeves Gabriels «Tutto quello che ho fatto è stato far notare a David che poteva tornare a seguire il suo cuore…»; il batterista Hunt Sales «Stanno realizzando Barbie e sneakers. Ormai è la David Bowie Incorporated. E la trovo insapore»; il sassofonista Donny McCaslin «Continuano a ispirarmi la generosità del suo spirito, l’impegno a realizzare la sua visione artistica senza compromessi»; la cantante Cherry Vanilla «Continuano a ispirarmi la generosità del suo spirito, l’impegno a realizzare la sua visione artistica senza compromessi».

My David Bowie” si presenta anche come una guida all’ascolto, abbracciando l’intera discografia del Duca Bianco, comprese le rarità. Il libro scandisce le trasformazioni musicali di Bowie attraverso le interviste ma anche attraverso le recensioni che Bianchi ha scritto all’uscita dei vari album.

Più di ogni altra cosa, è però un atto di amore di Bianchi verso un artista che tanto ha ammirato e che è racchiuso in quel “My” del titolo. E nelle parole della moglie Eleonora che, appresa la notizia della scomparsa di Bowie al telefono, riesce solo a dire: “e adesso come faccio a dirlo a Stefano?”.

ACQUISTO

Il libro, disponibile al prezzo di €24,00, conta 192 pagine e presenta un formato di cm. 24 x 24 con legatura in brossura. Può essere acquistato in libreria e sui consueti store online: IBS, Mondadori Store e ovviamente Amazon.