Milano
19 aprile 2004
Spazio Oberdan
Grande successo di pubblico a Milano il 19 aprile 2004 allo Spazio Oberdan – Viale Vittorio Veneto 2: all’interno della prestigiosa rassegna Suoni e Visioni, serata speciale dedicata a David Bowie e Lou Reed in un percorso di videoclips e “storici” passaggi televisivi che hanno contraddistinto la carriera dei due artisti.
L’evento è stato organizzato dall’Ufficio Cultura della Provincia di Milano.
La selezione e il montaggio dei video sono stati curati da www.velvetgoldmine.it e www.loureed.it.
David Bowie – Lou Reed
selezione a cura di Valeria Bianchi
con i fan club LouReed.it e Velvet Goldmine
Due vicende che corrono parallele, con diversi punti di vicinanza, da quasi quarant’anni: Lou Reed, newyorkese, e David Bowie, londinese, entrambi cresciuti nella cintura urbana prima di diventare simboli delle due metropoli, sono icone per eccellenza del rock capace di trasformarsi, di rinascere, di ritrovare sulla strada le sue condizioni-cardine di ispirazione e di reazione alla norma, alla routine del mercato. Figure di straordinaria ricchezza per repertorio, collaborazioni, intuizioni anche nel campo del costume e della comunicazione visiva, oltre che musicale, Reed e Bowie sono accomunati da carriere estremamente dense, popolate magari da passi falsi e cadute fragorose, sempre però riscattate da soluzioni di alto profilo, come testimoniano le ultime stagioni, significative quanto apprezzate per entrambi, camaleonti di un linguaggio, di un territorio espressivo che definire rock è certamente limitativo.
La sequenza dei video scelti per raccontare l’avventura e l’evoluzione di due protagonisti assoluti della musica moderna (la cui opera spesso ha deviato anche verso linguaggi contigui, come la letteratura, il cinema, l’arte figurativa, la sperimentazione a tutto campo) vuole provare a inquadrare il loro intero percorso. Ecco allora che nella panoramica dedicata al sessantaduenne musicista americano troviamo molto materiale nato all’epoca dei primi passi, prima con i Velvet Underground e poi come solista: “White Light/White Heat”, “I’m Waiting for the Man”, “Sweet Jane”, “Satellite of Love”, fino alla leggendaria “Walk on the Wild Side” dall’album “Transformer”, prodotto nel 1972 proprio da Bowie insieme a Mick Ronson.
Lo stesso criterio ha guidato la parte di programma riguardante David, di cinque anni più giovane rispetto a Lou. Personaggio maggiormente legato alla dimensione visuale, con un fitto curriculum in cui l’immagine, la recitazione, il versante filmico o video-clip è stato preponderante, Bowie appare a contatto con brani che hanno attraversato le generazioni, dagli Anni Sessanta a oggi: “Space Oddity”, “Starman”, “The Man who Sold the World”, fino agli episodi che hanno segnato un paio degli incontri più felici, con Brian Eno (il capolavoro “Heroes”) e Iggy Pop (“China Girl”).
Enzo Gentile
LA STAMPA:
Questo il programma della serata:
DAVID BOWIE
Space Oddity
tratta da Ivor Novello Awards (1970)
Courtesy of British Academy of Composers and Songwriters
Life on Mars? (1973)
Videoclip tratto dal Dvd “Best of Bowie” (c)EMI Music
MusikLaden Extra (1978)
(c)Radio Bremen. Distributed by Studio Hamburg Fernseh Allianz
Saturday Night Live (1979)
(c)Broadway Video Enterprises and NBC Studios / RZO Music Inc.
TARATATA (1995)
Directed by Gérard PULLICINO.
(c)AIR PRODUCTIONS / RZO Music Inc.
VH1’s “Storytellers” (1999)
used with permission by VH1. (c)2004 MTV Networks / RZO Music Inc. All Right Riserved. VH1 and all related titles, logos and characters are trademarks owned by Viacom International Inc. Edizione sottotitolata in italiano per gentile concessione di Jimmy (SKY canale 140)
LOU REED
A night with Lou Reed (1983)
tratto dall’omonimo Dvd
Courtesy of Lightyear Entertainment
My red joystick e I love you Suzanne (1985)
Courtesy of Bmg Ricordi Spa
Selezione da The Velvet Underground and Nico (1966)
Courtesy of Andy Warhol Foundation
Making of e missaggio dei video:
La sala esaurita! (Grazie a Elly per le foto):
Un particolare ringraziamento alla RZO Music Inc. per la disponibilità.
Si ringrazia Massimo per l’indispensabile supporto tecnico, Paola Pascon della Sony Italia, Mario Zonta della Andy Warhol Foundation e Philippe Auliac. Un particolare ringraziamento a Massimo Pirotta da parte di tutti noi!