I Dig Everything (2000) | Testo e Traduzione

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I DIG EVERYTHING

(David Bowie)

I’ve got the village I love
I walk along beside the garbage men
and I dig everything 1

I wave to the policemen, but they don’t wave back
They don’t dig anything

Ain’t had a job for a year or more
and I don’t know a thing
Everything’s spent and I dig everything
Everything’s spent and I dig everything
Dig

I feed the lions in Trafalgar Square 2
and I dig everything
I’ve sat just behind my window
till my cigarettes were low and dug
Everything

Got a backstreet room
in the bad part of town
and I dig everything

I’d see people in the street below
who don’t know where they’re going
They don’t dig anything
Everything’s spent and I dig everything
Everything’s spent and I dig everything
Dig

I’ve got more friends than I’ve had hot dinners
Some of them were losers
but the rest of them are winners
Rick, John, Sally, a connection named Paul
Holy low on money, their intentions are tall
We smoke and talk in my room
and we dig everything
Dig

I’ve made myself at home
I’ve made good friends
with the time-check girl 3
on the end of the phone
All the movie shows
I sunbathe for love
Even when it’s not too hot
‘Cause I dig everything
Oh, yeah

AMO TUTTO

(David Bowie)

Abito nella cittadina che amo
Cammino accanto ai netturbini
e adoro tutto 1

Saluto i poliziotti, ma loro non ricambiano
Non amano nulla

Non ho un lavoro da più di un anno
e non so nulla
Ho speso tutto e adoro tutto
Ho speso tutto e adoro tutto
amo

Do da mangiare ai leoni di Trafalgar Square 2
e adoro tutto
Mi sono seduto proprio dietro la mia finestra,
finché non ho finito le sigarette
e mi piace tutto

Ho una stanza in una strada secondaria
nella parte peggiore della città
e mi piace tutto

Guardavo la gente nella strada sottostante
che non sapeva dove stava andando
Non amavano nulla
Ho speso tutto e mi piace tutto
Ho speso tutto e mi piace tutto
Mi piace

Ho avuto più amici che cene calde
Alcuni di loro erano dei falliti
ma tutti gli altri sono dei vincitori
Rick, John, Sally, una conoscenza di nome Paul
Terribilmente squattrinati, ma con grandi progetti
Fumiamo e parliamo nella mia stanza
e amiamo tutto
Amiamo

Mi sono messo a mio agio
Ho fatto amicizia
con la signorina dell’ora esatta 3
all’altro capo del telefono
Tutti gli spettacoli cinematografici
Prendo il sole per amore
Anche quando non è troppo caldo
Perché mi piace tutto
Oh, sì

NOTE

“I Dig Everything” è stata scritta e registrata due volte nel 1966: il 6 giugno come demo presso i Pye Studios con The Buzz (chitarrista John Hutchinson, bassista Derek Fearnley, organista Derek Boyes, batterista John Eager) più una sezione fiati con Andy Kirk, Pete Sweet, Graham Livermore e le coriste Madeline Bell, Kiki Dee e Lesley Duncan. La versione definitiva fu ri-registrata il 5 luglio 1966 con musicisti di sessione non documentati, probabilmente Jimmy Page, John McLaughlin, Big Jim Sullivan e Herbie Flowers. Il produttore Tony Hatch scelse i turnisti dopo che la prima sessione non lo convinse.

Il singolo fu pubblicato il 19 agosto 1966 come Pye 7N 17157 con lato B “I’m Not Losing Sleep“. Fu il terzo e ultimo singolo per la Pye Records: l’ennesimo insuccesso commerciale portò alla rescissione del contratto a settembre, nonostante recensioni positive su New Musical Express e Disc & Music Echo. Un mese prima della pubblicazione, il manager Kenneth Pitt inviò una copia promozionale al programma “Ready Steady Go!”, che venne rispedita con il commento: “ancora una volta non crediamo che sarà un successo”.

Il testo, sostenuto da percussioni rudimentali e organo Hammond, è una “cinica celebrazione dell’ozioso stile di vita che caratterizzava la scena dei teenager londinesi della metà degli anni sessanta”. Bowie si dipinge come un outsider che, nonostante giovane età e ristrettezze economiche, trova bellezza in tutto ciò che vede – da Trafalgar Square alla “time-check girl” – e valorizza l’amicizia sopra ogni cosa. Il brano non fu mai più eseguito live fino al 19 giugno 2000 al Roseland Ballroom di New York (dopo 34 anni), seguito da una performance al BBC Radio Theatre di Londra. Fu ri-registrato nel 2000 per il progetto Toy con Earl Slick, Mike Garson, Gail Ann Dorsey, Lisa Germano e Sterling Campbell.

Andate qui per la versione originale del 1966.


¹ “To dig something” era una locuzione slang della cultura giovanile anni ’60, derivata dal gergo jazz e adottata dalla controcultura mod e beat per esprimere passione, apprezzamento profondo e comprensione autentica di qualcosa o qualcuno. Più intenso del semplice “piacere”, “dig” implicava una connessione emotiva e intellettuale genuina, spesso usato per descrivere l’apprezzamento per musica, arte, persone o esperienze di vita.

² Trafalgar Square è una delle piazze più iconiche di Londra, dominata dalla colonna dell’ammiraglio Nelson alta 52 metri e ornata da quattro maestosi leoni bronzei scolpiti da Sir Edwin Landseer. Negli anni ’60 la piazza era celebre per le migliaia di piccioni che la popolavano: era tradizione consolidata dei londinesi e dei turisti nutrirli con chicchi di riso e briciole, creando scene pittoresche che Bowie evoca nel testo giocando poeticamente con questo folklore urbano e la maestosità delle sculture commemorative.

³ “Time-check girl” si riferisce al servizio telefonico dell’ora esatta operativo in Gran Bretagna a partire dagli anni ’30, noto come “Speaking Clock” o colloquialmente “TIM” (Time Information Message). Componendo il 123, si poteva ascoltare una voce femminile che annunciava l’ora precisa con la formula: “At the third stroke, it will be…” seguita dall’orario esatto. Questo servizio, gestito da operatrici con voce distintiva e professionale, divenne parte integrante della vita quotidiana britannica e simbolo di precisione e affidabilità nell’era pre-digitale.

Note di Daniele Federici

Autore

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    La Crew al timone di David Bowie Italia | Velvet Goldmine è formata da Daniele Federici e Paola Pieraccini. Daniele Federici è organizzatore di eventi scientifici ed è stato critico musicale per varie testate, tra cui JAM!. È autore di un libro su Lou Reed del quale ha tradotto tutte le canzoni. Paola Pieraccini, imprenditrice fiorentina, è presente su VG fin dall'inizio e lo segue dagli anni '70. Entrambi hanno avuto modo di incontrare Bowie come rappresentanti del sito.

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La Crew al timone di David Bowie Italia | Velvet Goldmine è formata da Daniele Federici e Paola Pieraccini. Daniele Federici è organizzatore di eventi scientifici ed è stato critico musicale per varie testate, tra cui JAM!. È autore di un libro su Lou Reed del quale ha tradotto tutte le canzoni. Paola Pieraccini, imprenditrice fiorentina, è presente su VG fin dall'inizio e lo segue dagli anni '70. Entrambi hanno avuto modo di incontrare Bowie come rappresentanti del sito.
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