PERDERSI NEL LABIRINTO… E RITROVARSI!
E’ un martedì di un afoso luglio, il 19: giorno in cui succede qualcosa di impensabile. La mia mamma 74enne sale sul treno con me (incredibile evento!), ed emozionata come una bambina si accomoda in carrozza. “Sono 30 anni che non prendo il treno!”, e mentre lo dice sorride emozionata. Sono piccole gioie della vita, ma sono gioie profonde per una figlia accompagnare l’anziana madre verso la passione che accumuna entrambe. David è così, per noi: un catalizzatore.
Fino alla sala di Ziggy, come la chiama mamma: un cubo di emozioni dove tutti si fermano, col viso rapito, verso i costumi che hanno segnato un’epoca, coinvolti e stravolti dalla musica alta, altissima, e celestiale, melodica, vibrante, l’ars magna di colui
che amiamo, mentre le immagini si rincorrono da un lato all’altro del cubo, con la sensazione che “noi” siamo dentro al cubo che rotola, e rotoliamo con lui, avvolti da lui, coccolati da ciò che è palpabile ma intoccabile, energia ed essenza.
Lisa e Maman
BOWIE IS.
Tante volte, leggendo riflessioni e commenti, mi sono detta: dovrei scrivere qualcosa anch’io. Ma interveniva una sorta di pudore a parlarne. Quasi che le parole potessero sminuire la portata dell’esperienza vissuta, per ben tre volte. Esperienza che si rinnova ogni momento che ritorno con la mente in quelle sale, con la voglia irrefrenabile di essere di nuovo là, ancora e ancora…. perché “Bowie is” non è la mostra di una Vita, è la Vita stessa. E’ la Casa. Il luogo dove perdersi per ritrovarsi, che poi sono la stessa cosa. L’energia dell’Universo è in quel’ Oltre che la Sua Vita mi mostra così chiaramente. Tutto è Uno. Kether racchiude Malkuth. Sto delirando? Forse… ma non riesco a parlare di quello che ho visto ed ho ascoltato.
Voi siete molto più bravi e competenti di me a raccontarlo. È proprio per questo che non mi ero mai decisa a intervenire. Ora sono stata spronata a farlo, per cui eccomi qua. Ripercorrere quelle sale è rinnovare sentimenti che ho il più delle volte vissuto in solitudine, come qualcosa di molto privato e intimo. È un viaggio nello spazio e nel tempo, ma anche fuori dallo spazio e dal tempo. È un viaggio del corpo e dell’anima. Mi ha sbattuto in faccia come e quanto David Bowie abbia vissuto integralmente la Sua spiritualità, ma anche la Sua fisicità, spronandomi ancora una volta a vivere anch’io la mia vita fino in fondo. Non che non lo sapessi, ma esserci immersa è qualcosa d’inesprimibile. Ed esserci immersa ora, dopo quel maledetto 10 gennaio. Quando quel corpo non c’è più.
Avevo già visto la mostra a Londra nel 2013, ma allora tutto era diverso: mi raccontava un viaggio che pensavo continuasse ancora a lungo qui, in questo mondo. Ora il viaggio prosegue in un’altra dimensione, che forse è la stessa, anche se la percepisco diversa. Niente è cambiato. Tutto è cambiato. Nothing is changed. Everything is changed. Fa male. Fa bene.
E riascolto quell’ultima lunga nota di ★: una linea su cui la Vita rinasce, si rigenera di continuo. Bowie is all around me. Bowie is all inside me. Bowie is. Bowie è. Punto.
“I’m the Great I Am”. Grazie David.
Paola Gostoli
(Paola ha visitato la mostra il 19 e 20 luglio, e 18 settembre)
I miei complimenti alla mamma! Ci ha battuti tutti…neppure io ho notato questi dettagli, ma come lei tornerò…come lei “non ho mica visto tutto per bene”, sai?! 🙂
Bellissimo davvero questo commento che è una piccola , ma significativa e condivisa storia , dentro quella più ampia di questo artista che unisce più generazioni.
Si sa l’arte non ha età e anche io con i miei 63 anni rimpiango l’artista e lo tengo nel mio cuore insieme all’uomo.
Grazie David
Grazie Paola
Hai espresso benissimo le tue e le nostre emozioni.
Dici “fa male, fa bene”, hai ragione è un’altalena di emozioni.
Siamo tutti cambiati dal 10 gennaio, niente è come prima.
Grazie ancora, Paola.
E grazie David. Di tutto
Scusate, sono stata alla mostra proprio oggi ma non ho trovato la tavola periodica di Bowie, ho chiesto anche agli addetti ma non ne sapevano niente.
Eppure nello speciale sulla mostra che hanno dato al cinema qualche mese fa l’ho vista ed era anche bella grossa….
Semplicemente non c’era spazio per esporla o mi sono persa una sala? Sono persino tornata indietro…
Grazie in anticipo per la risposta ^_^
Non ti sei persa la tavola periodica, a Bologna non è stata esposta. Tempo fa ne vendevano una copia come poster allo shop, ma forse è andata esaurita ormai. 🙂