SILLY BOY BLUE
(David Bowie)
Mountains of Lhasa 1 are feeling the rain
People are walking the Botala 2 lanes
Preacher takes the school
One boy breaks a rule
Silly boy blue, silly boy blue
Yak butter statues 3 that melt in sun
Cannot dissolve all the work you’ve not done
A chela likes to feel
That his overself pays the bill
Silly boy blue, silly boy blue
You wish and wish, and wish again
You’ve tried so hard to fly
You’ll never leave your body now
You’ve got to wait to die
La la la la la la la la la la (x2)
La la la la la (x2)
Silly boy blue, silly boy blue
Child of the Tibet, you’re a gift from the sun
Reincarnation of one better man
The homeward road is long
You’ve left your prayers and song
Silly boy blue, silly boy blue
Silly boy blue, silly boy blue
SCIOCCO RAGAZZO TRISTE
(David Bowie)
Le montagne di Lhasa 1 sentono la pioggia
La gente cammina per le vie del Palazzo del Potala 2
Il predicatore si occupa della scuola
Un ragazzo infrange una regola
Sciocco ragazzo triste, sciocco ragazzo triste
Statue di burro tibetano 3 che si sciolgono al sole
Non puoi disfarti di tutto il lavoro che non hai fatto
Un novizio buddista ama sentire
Che il proprio io supremo paga il conto
Sciocco ragazzo triste, sciocco ragazzo triste
Tu speri e speri, e speri ancora
Hai provato a volare in ogni modo
Non lascerai mai il tuo corpo adesso
Devi aspettare di morire
La la la la la la la la la la (x2)
La la la la la (x2)
Sciocco ragazzo triste, sciocco ragazzo triste
Bambino del Tibet, sei un dono del sole
La reincarnazione di un uomo migliore
La strada verso casa è lunga
Hai lasciato le tue preghiere e la tua canzone
Sciocco ragazzo triste, sciocco ragazzo triste
Sciocco ragazzo triste, sciocco ragazzo triste
NOTE
David Bowie scoprì il buddismo da adolescente, attraverso le letture de suo fratellastro Terry, i romanzi di Jack Kerouac e alcuni libri delle Penguin che gli diedero le prime basi della filosofia. Fu il libro di Heinrich Harrer che però lo appassionò: “quando avevo 19 anni divenni buddista da un giorno all’altro” ha ricordato nel 1997. “All’epoca lessi un libro che mi influenzò davvero molto chiamato Sette anni in Tibet. Harrer fu uno dei primi occidentali a trascorrere del tempo in Tibet; in effetti uno dei primissimi occidentali ad andare in Tibet e scoprire questa straordinaria esistenza e questa filosofia così sublime“. La canzone, la prima di impronta buddista, è ispirata proprio dalle descrizioni di Harrer di Lhasa e del palazzo invernale di Potala del Dalai Lama. Nel 1966 ha dichiarato al Melody Maker: “Voglio andare in Tibet. È un posto affascinante. Vorrei fare una vacanza e visitare i monasteri. I monaci tibetani, i Lama, si rintanano nelle montagne per settimane e mangiano solo ogni tre giorni. Sono incredibili e si dice che vivano per secoli. Per quanto mi riguarda, l’intera concezione della vita occidentale – che è la vita che viviamo ora – è sbagliata. Sono convinzioni difficili da tradurre in canzoni, però. Al momento scrivo quasi tutte le mie canzoni ambientate a Londra. No. Dovrei dire sulle persone che vivono a Londra e sulla mancanza di vita reale che hanno. La maggior parte non sa nemmeno cosa sia la vita“.
1 Lhasa è la capitale del Tibet, attualmente occupato dalla Cina, ed era residenza del Dalai Lama
2 Il testo del brano riporta il termine Botala. Si tratta certamente di una trascrizione errata del termine che si è protratta negli anni fino a oggi. Tutti i testi riportano ancora il termine errato. Il Potala è il celebre palazzo del Dalai Lama a Lhasa.
3 Le statue di burro di Yak si utilizzano durante alcune delle più importanti celebrazioni.
Stupenda canzone. Questo è solo l’inizio della sua carriera artistica. La grande energia creativa che lo contraddistinguerá deve ancora esplodere .ma già si avverte che sta per nascere qualcosa di speciale..Grazie dell’ottimo lavoro che fate!
“to have the blue devils”
il termine “blue” viene qui tradotto come “triste”
tradurre “blue” (blu, il colore blu) in “triste” è possibile, ma semplicemente “triste” in inglese è “sad”
pare che un tempo con il termine “blue” si intendesse additare chi ubriaco, o con i postumi di una sbronza (quindi alticcio, in stato affatto naturale, sobrio, o con malessere)
poi nella cultura orientale è anche più che noto Shiva, divinità (dell’induismo) dalla pelle blu
Ciao Marco, in realtà “blue” in inglese è comunemente usato nell’accezione di “triste”, nella lingua parlata. E, se non riferito espressamente al colore, è quello il significato. Rispetto al termine “sad”, “blue” ha una sfumatura che vira verso la malinconia e lo stato d’animo momentaneo. L’accezione di ubriaco, se esiste, ci sembra fuori contesto nel brano. Il riferimento al colore della pelle di Shiva potrebbe essere senz’altro un ammiccamento ma, secondo noi, non il significato.