SUNDAY
(Bowie)
Nothing remains
We could run when the rain slows
Look for the cars or signs of life
Where the heat goes
Look for the drifters
We should crawl under the bracken
Look for the shafts of light on the road
Where the heat goes
Everything has changed
For in truth, it’s the beginning of nothing
And nothing has changed
Everything has changed
For in truth, it’s the beginning of an end
And nothing has changed
And everything has changed
(First voice)
In your fear
Of what we have become
Take to the fire
Now we must burn
All that we are
Rise together
Through these clouds
As on wings
(2nd voice)
In your fear, seek only peace
In your fear, seek only love
In your fear, seek only peace
In your fear, seek only love
In your fear, in your fear
As on wings
This is the trip
And this is the business we take
This is our number
All my trials, Lord
Will be remembered
Everything has changed
DOMENICA
(Bowie)
Niente rimane
Potremmo correre quando la pioggia si placa
Cercare le auto o segni di vita
Dove va il calore1
Cercare i vagabondi2
Dovremmo strisciare sotto le felci3
Cercare i raggi di luce sulla strada
Dove va il calore
Tutto è cambiato4
Perché in verità è l’inizio del nulla
E niente è cambiato
Tutto è cambiato
Perché in verità è l’inizio di una fine5
E niente è cambiato
E tutto è cambiato
(Prima voce)
Nella tua paura
Di ciò che siamo diventati
Gettati nel fuoco6
Ora dobbiamo bruciare
Tutto ciò che siamo
Innalziamoci insieme
Attraverso queste nuvole
Come portati da ali7
(Seconda voce)
Nella tua paura, cerca solo pace
Nella tua paura, cerca solo amore
Nella tua paura, cerca solo pace
Nella tua paura, cerca solo amore
Nella tua paura, nella tua paura
Come portati da ali
Questo è il viaggio
E questa è la missione che intraprendiamo
Questo è il nostro destino8
Tutte le mie tribolazioni, Signore9
Saranno ricordate
Tutto è cambiato
NOTE
Composto nel 2001-2002 durante le sessioni dell’album Heathen agli Allaire Studios sulle montagne Catskill (New York). Rappresenta il ritorno alla collaborazione con Tony Visconti dopo 22 anni e segna uno dei vertici artistici della maturità bowieana. Bowie compose il pezzo nelle prime ore del mattino, in solitudine, e pianse durante la composizione osservando due cervi nel paesaggio invernale circostante. La canzone apre l’album Heathen (2002), e anticipa tematicamente l’esplorazione della mortalità che culminerà in Blackstar (2016).
1 “Dove va il calore” – Frase enigmatica che ricorre nel brano. “Heat” potrebbe riferirsi metaforicamente alla vitalità, all’energia vitale che sta scomparendo in questo scenario post-apocalittico.
2 “vagabondi” – Traduzione di “drifters”, termine che in Bowie ha sempre connotazioni specifiche di persone che hanno perso il loro ancoraggio sociale e spirituale, non semplicemente “persone alla deriva”.
3 “felci” – “Bracken” è un termine botanico preciso che indica le felci aquiline. Questa immagine potrebbe essere collegata al racconto “A Fragment of Stained Glass” di D.H. Lawrence, dove strisciare sotto le felci rappresenta la ricerca di protezione primitiva.
4 “Tutto è cambiato/E niente è cambiato” – Il paradosso centrale del brano, ispirato alla filosofia eraclitea del panta rhei (tutto scorre). Questa dicotomia divenne così significativa da dare il titolo alla compilation Nothing Has Changed (2014).
5 “l’inizio di una fine” – Concetto filosofico chiave che riflette la visione matura di Bowie sulla natura ciclica dell’esistenza. Non nichilismo, ma riflessione sulla trasformazione esistenziale.
6 “Gettati nel fuoco” – “Take to the fire” implica un movimento deliberato e decisivo verso la purificazione. Richiama tradizioni mistiche e gnostiche di purificazione attraverso la distruzione.
7 “Come portati da ali” – Immaginario che evoca sia l’ascensione angelica che il simbolismo della fenice. Anticipa tematiche che culmineranno in Blackstar.
8 “il nostro destino” – “This is our number” non si riferisce a un numero matematico ma al destino, alla sorte assegnata, termine biblico per indicare il proprio ruolo nel piano divino.
9 “Tutte le mie tribolazioni, Signore” – Riferimento diretto allo spiritual afroamericano tradizionale “All My Trials“, che parla della morte come liberazione dalle sofferenze terrene. Costituisce uno dei momenti più spiritualmente intensi dell’intera discografia bowieana e rappresenta un raro momento di apertura esplicita alla tradizione spirituale cristiana. Bowie citò le “Quattro ultime canzoni” di Richard Strauss come template compositivo per questo finale valedittorio.