Nel panorama musicale in continua evoluzione, David Bowie si è sempre distinto come un pioniere. Il 21 settembre 1999, lanciava “hours…”, il suo 22° album in studio. Oggi, a 25 anni di distanza, si celebra il disco con una serie di uscite digitali e video.
Non tutti forse lo ricordano, ma “hours…” non fu solo un nuovo capitolo nella prolifica carriera di Bowie, ma segnò un momento storico nell’industria musicale. Fu il primo album di un artista di fama mondiale a essere distribuito in download digitale. Questa mossa audace suscitò non poche polemiche nel settore. Alcuni rivenditori tradizionali minacciarono addirittura di boicottare e ritirare tutti gli album di Bowie dai loro scaffali.
Nonostante le resistenze, Bowie rimase fermo nella sua visione. Con la sua consueta lungimiranza, dichiarò: “Spero che questo piccolo passo porti a passi più grandi da parte mia e di altri, offrendo ai consumatori maggiori scelte e un accesso più facile alla musica che amano”. Le sue parole si rivelarono profetiche, anticipando l’era dello streaming e del consumo digitale di musica.
Prima di lui altri artisti avevano aperto le danze: il primo album completo ad essere ufficialmente rilasciato come download digitale fu “Geek the Girl” di Lisa Germano nel 1994, attraverso il servizio CompuServe. Nel 1997, i Duran Duran rilasciarono “Electric Barbarella” come primo singolo disponibile per l’acquisto digitale da una major discografica. Diversi altri artisti ed etichette avevano sperimentato con il rilascio di singole tracce o EP in formato digitale prima del 1999. Ma “hours …” fu il primo album completo pubblicato in digitale da un artista di grande fama.
“hours…” segnò un ritorno alle origini per Bowie. L’album vide un uso prominente della chitarra acustica a 12 corde, che dominava brani chiave come Survive e Seven, due dei tre singoli estratti nel Regno Unito. Sebbene Bowie non intraprese un tour completo per promuovere l’album, si esibì in una manciata di concerti intimi e diverse performance televisive live.
Celebrazioni per il 25° anniversario
Per commemorare l’anniversario, Parlophone ha annunciato una serie di uscite digitali e video. Ecco un riepilogo dettagliato delle pubblicazioni previste:
20 settembre 2024
- Uscita dell’EP digitale “Live from Manhattan Center ’99” che contiene tre tracce live inedite registrate per il programma TV britannico Top Of The Pops ma mai trasmesse. Fu registrato nello stesso luogo dell’esibizione VH1 Storytellers di Bowie, ma due giorni prima e in uno studio diverso
- Thursday’s Child (Inedito)
- Survive (Inedito)
- The Pretty Things Are Going To Hell (Inedito)
Ascolta su spotify ora
23 settembre 2024
- Pubblicazione sul canale YouTube di David Bowie di quattro tracce dall’esibizione del 4 dicembre 1999 a “Later… With Jools Holland“:
- Ashes To Ashes
- Cracked Actor
- Something In The Air
- Survive
30 settembre 2024
- Pubblicazione sul canale YouTube di David Bowie dei video di tre brani eseguiti per Top Of The Pops il 3 novembre 1999:
- Survive
- Thursday’s Child
- The Pretty Things Are Going to Hell
11 ottobre 2024
- Uscita dell’EP digitale “hours… REMIX EP” con sei tracce:
- Seven (Beck mix #1)
- Seven (Beck mix #2)
- Seven (Marius de Vries mix – Original Speed)
- The Pretty Things are Going to Hell (150 bpm Stigmata Film Mix)
- Thursday’s Child (Hip Hop Mix) (Inedito)
- Thursday’s Child (Rock Mix)
14-17 ottobre 2024
- Pubblicazione sul canale YouTube di David Bowie di quattro video dall’esibizione live a Parigi del 14 ottobre 1999:
- 14 ottobre: Thursday’s Child
- 15 ottobre: Something In The Air
- 16 ottobre: Survive
- 17 ottobre: Seven
L’eredità di “hours…”
“hours…” rimane un testamento della visione innovativa di Bowie nel modo in cui essa viene distribuita e consumata. L’album, certificato oro, dimostrò ancora una volta la sua capacità di anticipare le tendenze e plasmare il futuro dell’industria musicale.
Il ‘making of’ dell’album
Qui sotto potete vedere un breve documentario (6 minuti e mezzo) sulla realizzazione dell’album.