Informazioni
Data di Uscita
15 Febbraio 2019
Registrazione
Pacific National Exhibition Coliseum, Vancouver (Canada) – 12 settembre 1983
Produzione
David Bowie, Nigel Reeve, Aisha Cohen
Recensione
In un’attesa che sembrava interminabile per i fan di David Bowie, finalmente nel 2019 è stato pubblicato l’album “Serious Moonlight [live 83]“, la versione audio del concerto pubblicato per la prima volta in videocassetta nel lontano 1986 e successivamente in DVD nel 2006.
Sebbene presente, appunto, in versione video in tutte le nostre videoteche, mancava ancora una versione audio ufficiale. Negli anni questa mancanza è stata colmata da una moltitudine di registrazioni non autorizzate che hanno costituito un tesoro prezioso per i fan più implacabili. La qualità audio di queste versioni a volte è stata discutibile, ma in generale è sempre stata tra il discreto e il buono. Ma anche le versioni migliori di questi bootleg non possono competere con la qualità di questa edizione ufficiale. “Ci mancherebbe altro” si potrebbe ribattere. Non è, invece, così scontato.
Il tour Serious Moonlight, di cui quest’album è testimonianza, è stato uno dei momenti più significativi nella carriera di Bowie. Il tour era in supporto all’album “Let’s Dance” e ha contribuito a consolidare il suo status di icona globale. La band di Bowie era una macchina ben oliata, composta da musicisti di talento che avevano l’abilità di tradurre la magia dello studio sul palco, tra cui i due chitarristi Carlos Alomar e Earl Slick.
Il live “Serious Moonlight [live 83]” trascina direttamente nelle emozioni di quei concerti. Gli arrangiamenti e le interpretazioni sono eseguiti con grande maestria e classe, e inchiodano l’ascoltatore con la travolgente energia del palco.
La scaletta del concerto era una selezione molto accurata e varia della sua carriera: indimenticabile l’apertura straordinaria affidata a Look Back in Anger, seguita da una epica “Heroes“. Non mancano i classici (ma allora erano le nuove canzoni) Let’s Dance e China Girl e una intensa Ashes to Ashes.
Altra chicca del tour e di questo live è la presenza di un’energica versione di Space Oddity, che dal 1974 non è stata inclusa mai in scaletta.
Ogni canzone dell’album rimane un documento prezioso per i fan di Bowie che consente di rivivere l’intensità e la passione che Bowie riversava sul palco all’epoca, e una finestra sul passato di un percorso artistico formidabile.
Merita un posto speciale nella discografia di David Bowie: le interpretazioni vibranti e la magia unica sono testimoni di un periodo storico in cui Bowie dominava la scena musicale mondiale. Pur non essendo perfetto, come ogni live che si rispetti, questo album è una testimonianza tangibile dell’influenza e dell’eredità di uno dei più grandi artisti del nostro tempo.
di Daniele Federici
Musicisti
David Bowie
(voce, chitarra acustica)
Carlos Alomar
(chitarra)
Earl Slick
(chitarra solista)
Carmine Rojas
(basso)
Tony Thompson
(batteria)
David LeBolt
(tastiere)
Lenny Pickett, Stan Harrison, Steve Elson
(fiati)
Frank Simms, George Simms
(cori)
CREDITI
Denis O’Regan
(foto)
Ray Staff
(rimasterizzazione)
Scott Minshall
(design)
Bob Clearmountain
(missaggio tracce)
Jason Corsaro, Nile Rodgers
(missaggio traccia “Modern Love”)