L’uomo che cadde su Monsummano Terme 2021

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Monsummano Terme ha, con Bowie, un rapporto molto lungo che risale addirittura al 1969. Nel luglio di quell’anno, un giovanissimo e perlopiù sconosciuto Bowie partecipò al Premio Internazionale del Disco proprio nella cittadina in provincia di Pistoia.

A distanza di 50 anni, Monsummano non ha dimenticato Bowie, dedicandogli un Parco (Parco Bowie, appunto) oltre ad eventi e mostre. L’edizione 2021 del progetto “David Bowie – L’Uomo che cadde su Monsummano Terme” curato da Officine della Cultura e dal Comune di Monsummano Terme, partirà Domenica 18 Aprile con la mostra Bowie Vision al museo “Mac,n”.

monsummano terme 2021

E’ solo il primo dei tanti appuntamenti dedicati all’artista inglese che comprendono, tra aprile ed ottobre, anche proiezioni video, sfilate di moda e happening.

Vista l’attuale situazione legata alla pandemia, il 18 aprile la mostra aprirà in maniera virtuale. L’esposizione nasce dal progetto Bowienext di Rita Rocca, che ormai conosciamo molto bene nelle varie forme (documentario, libro, evento, etc) in cui la giornalista e regista RAI ha declinato la passione per il Duca Bianco. La cura è stata affidata a Mario Romani.

“Covid o non Covid noi ci siamo” ha dichiarato Elena Sinimberghi, Assessora alla Cultura del comune di Monsummano Terme. “Il progetto dedicato al Duca Bianco, dopo il grande successo del 2019 e nonostante le interruzioni a causa della diffusione del virus, ha continuato il suo percorso. Oggi partiamo con Bowie Vision, un evento di alto profilo che, in questo periodo di enormi difficoltà, rappresenta davvero un importante obiettivo raggiunto da Monsummano Terme, città che non ha mai rinunciato a lavorare per la cultura, anche in tempo di pandemia”.

La mostra consente al visitatore di ripercorrere la vita artistica di Bowie a 360°, in un gioco di specchi riflessi dove i mille volti dell’artista si intrecciano con le visioni della memoria.

Opere dipinte ad aerografo dagli artisti di A.I.R. (Aerografisti Italiani Riuniti) si alterneranno alle riproduzioni dei manifesti dei suoi concerti più famosi e a grandi stendardi scenografici con le frasi più famose o emblematiche della filosofia bowiana. Tra gli artisti dell’aerografo presenti il maestro Renato Casaro, definito “l’uomo che dipinse il Cinema”, autore di oltre mille poster per l’industria del cinema e presente in mostra con l’opera originale del film Furyo. Una “chicca” esposta raramente.

All’interno dello spazio espositivo è previsto anche un percorso didattico con pannelli e oggetti decorati in varie applicazioni, attraverso cui si può conoscere l’aerografo, la sua storia, il funzionamento e le sue applicazioni attuali, sia artistiche che lavorative.

CONCORSO “STYLE & VISION”

Parallelamente procede il viaggio del concorso Style & Vision per i giovani stilisti.

In questi giorni la commissione giudicatrice, composta da esperti del settore, sta visionando i 150 bozzetti arrivati da tutta Italia. Entro la fine del mese di aprile verranno comunicati i 16 selezionati che poi saranno protagonisti della sfilata prevista per la fine del mese di giugno. 

MOSTRA LINDSAY KEMP

Bowienet Lindsay Kemp

A partire dal 3 maggio sarà inaugurata un’altra mostra dedicata all’universo Bowie: quella su Lindsay Kemp. L’incontro con Kemp ha influenzato molto il Bowie degli esordi, rendendo unico uno dei suoi alter ego più amati: Ziggy Stardust. Nel luglio 1967 Kemp stava utilizzando una song tratta dal primo album solista di Bowie, la famosa When I Live my Dream, canzone che poi presentò proprio a Monsummano Terme due anni dopo. Qualche mese dopo Bowie si unì a Kemp e a Jack Birkett nello spettacolo Pierrot in Turquoise che andò in scena all’Oxford Playhouse; il rapporto tra i due divenne ancora più stretto, quando nel 1972 Kemp curò la coreografia del tour di Ziggy Stardust. Grazie sempre all’impegno di Rita Rocca e del progetto Bowienext a maggio verrà inaugurata una originale mostra fotografica curata da David Haughton e Daniela Maccari, con gli scatti di Richard Haughton, che ripercorre questo binomio e celebra la grandezza dei due artisti. La mostra sarà ospitata sempre all’interno del museo Mac,n.

“Ho aderito con entusiasmo al progetto di Monsummano” afferma Rita. “Quella che presenteremo a Monsummano  è una collezione  vasta con tante nuove opere realizzate dagli artisti in questo anno di pandemia. Da questo percorso emerge chiaramente la grandezza artistica di David Bowie, ma anche la sua umanità e le sue fragilità”

Se volete saperne di più sull’apparizione di David Bowie del luglio 1969 a Monsummano, qui c’è il nostro approfondimento.

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Crew DBI
La Crew al timone di David Bowie Italia | Velvet Goldmine è formata da Daniele Federici e Paola Pieraccini. Daniele Federici è organizzatore di eventi scientifici ed è stato critico musicale per varie testate, tra cui JAM!. E' autore di un libro su Lou Reed del quale ha tradotto tutte le canzoni, prima di farlo con quelle di Bowie. Paola Pieraccini, imprenditrice fiorentina, è presente su VG fin dall'inizio e lo segue dagli anni '70. Entrambi hanno avuto modo di incontrare Bowie come rappresentanti del sito.
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