SEVEN YEARS IN TIBET
(Music Bowie/Gabrels – Lyrics Bowie)
“Are you OK?
You’ve been shot in the head
And I’m holding your brains”
The old woman said
So, I drink in the shadows
Of an evening sky
See nothing at all
The stars look so special
And the snow looks so old
The frail form is drifting
Beyond the ochre-zone
Time to question the mountain
Why pigs can fly
It’s nothing at all
I praise to you
Nothing ever goes away
I praise to you
Nothing ever goes
I praise to you
I praise to you
Nothing ever goes away
I praise to you
Nothing ever goes
I praise to you
Nothing ever goes away
I praise to you
Nothing ever goes, nothing ever goes
Nothing
SETTE ANNI IN TIBET
(Musica Bowie/Gabrels – Testi Bowie)
“Tutto bene?
Ti hanno sparato alla testa
E ti sto reggendo il cervello”
Disse la vecchia
Così assorbo le ombre
Di un cielo serale
Non vedo assolutamente niente …
Le stelle sembrano così speciali
La neve così vecchia
L’esile forma è alla deriva
Oltre la zona ocra
È tempo di interrogare le montagne
Sul perché i maiali possano volare
Non è proprio niente
Io ti glorifico
Niente scompare per sempre
Io ti glorifico
Niente se ne va
Io ti glorifico
Io ti lodo
Niente scompare per sempre
Io ti glorifico
Niente se ne va
Io ti glorifico
Niente scompare mai
Io ti glorifico
Niente se ne va, niente se ne va
Niente
NOTE
Sette anni in Tibet è il titolo del libro di Heinrich Harrer e del film di Jean Jacques Annaud
“‘Sette anni in Tibet’ è nato come un cut-up, poi ho iniziato a dargli forma. È stata ispirata dal libro di Heinrich Harrer e dal mio interesse per il buddismo tibetano. I ‘maiali’ citati nella canzone rappresentano gli elicotteri cinesi che all’inizio degli anni ’60 effettuavano missioni quotidiane per falciare centinaia di tibetani in fuga. La ‘fattoria fragile’ rappresenterebbe l’anima del Tibet. È il massimo della spiegazione che vorrei dare a questa canzone. Il resto della potenza deriva dalla musica stessa. È probabilmente il mio brano preferito dell’album. Credo che questo sia l’unico brano che prende una posizione politica evidente. Da bambino, la filosofia tibetana era importante per me, ne ero totalmente affascinato, e Sette anni in Tibet di Heinrich Harrer è stato fondamentale per me. Oggi sembra un po’ datato, ma nella mia adolescenza mi ha colpito molto. Volevo essere tibetano: volevo che i miei occhi e il colore della mia pelle cambiassero, volevo capelli corti e neri e abiti color zafferano. A quel tempo incontrai un tibetano, un monaco chiamato Chime Youngdong Rinpoche, che mi disse che ero fuori di testa a voler essere un monaco. Il miglior consiglio che mi sia mai stato dato! Continuo a incontrare Chime ogni quattro o cinque anni e, stranamente, mentre stavo scrivendo questa canzone, un fan, dal nulla, mi ha mandato una foto di come appare ora, mentre teneva una conferenza qualche anno fa. Inquietante!“. David Bowie, 1997
Nel testo c’è un errore, dice Beyond the yoga zone e non Beyond the orc’s zone
Ciao Lino. Di Earthling non esistono testi ufficiali, è quindi tutto demandato a ciò che si comprende meglio. In realtà quello più probabile è ochre-zone, poiché una zona del Tibet è famosa per il colore ocra del suo terreno. Su internet troverai anche yoga zone o orc’s zone. Al momento propendiamo per Ochre Zone ma può essere corretta qualunque delle tre.
Grazie, anche se dall’audio sembra decisamente dire “yoga”!
E’ proprio quello il problema. Secondo noi dall’audio sembra dire decisamente Ochre e sentiamo la C. Ma non è facile: ognuno può sentire una cosa diversa.
Su Bassman e Pushing ahead of the dame sostengono sia “yoga zone”. ,anche l’errore su Telling Lies è confermato da quelle pagine, scusate! 🙂 http://www.davidbowie.se/bassman/lyrics/index.html – https://bowiesongs.wordpress.com/2013/06/18/seven-years-in-tibet/
Bowiewonderworld conferma “Ochre”. Come già detto, non c’è una risposta univoca. Discussione Bowiewonderworld
Forse chiedere a un madrelingua invece di rimanere fissi su una posizione (isolata), potrebbe aiutare.
Lino, ci pare che quello che rimane fisso su una posizione isolata sia tu. Chiedere ad un madrelingua è una delle prime cose che facciamo sempre, e ha confermato quanto sopra già ampiamente espresso. Proprio per questo abbiamo modificato il testo in “Ochre” anziché l’iniziale Orc. Ma anche i madrelingua non riescono a identificare con precisione. Ci sono tutti gli elementi perché ognuno dia la propria interpretazione. Magari metteremo una nota sulla parola con le varie alternative. 😉