“Pin Ups”, l’album di cover di David Bowie del 1973, uscirà a fine ottobre in un’edizione celebrativa “Half Speed” in occasione del 50° anniversario dalla sua pubblicazione.
Il 20 ottobre 2023, un giorno dopo il suo cinquantesimo anniversario, Pin Ups, la celebre raccolta di cover di David Bowie, sarà pubblicata in una edizione limitata in vinile masterizzata a metà velocità. Si tratta di un omaggio alle band e agli artisti che hanno ispirato Bowie e che ha visto nei vari club di Londra a metà e fine anni ’60, tra cui Yardbirds, Kinks, Pink Floyd, Who, Pretty Things, Easybeats e altri.
IL DISCO
Pin Ups è stato registrato dal 10 al 31 luglio al Château d’Hérouville in Francia, uno studio in cui Bowie tornerà in seguito per registrare Low, e originariamente pubblicato il 19 ottobre 1973. Subito dopo, quindi, il celebre concerto di addio a Ziggy Stardust del 3 luglio.
Fu l’ultimo album co-prodotto da Ken Scott e vide la partecipazione di due membri degli Spiders from Mars, il chitarrista Mick Ronson e il bassista Trevor Bolder, mentre alla batteria ci fu Aynsley Dunbar al posto di Mick Woodmansey. L’album nacque come un “progetto tampone” per accontentare la casa discografica, che voleva un nuovo disco per Natale, e per evitare di pubblicare nuove composizioni fino al termine delle trattative con l’editore musicale.
L’immagine di copertina, che ritrae David e la modella britannica Twiggy, scattata da Justin de Villeneuve, era originariamente destinata ad apparire sulla copertina di Vogue, ma quando la rivista rifiutò l’idea, Bowie la scelse per Pin Ups.
L’album ha raggiunto il primo posto nelle classifiche britanniche e ha prodotto un solo singolo nel Regno Unito, una versione di Sorrow dei McCoys, che ha raggiunto il terzo posto e ha dato a Bowie il suo primo numero uno in Australia, Nuova Zelanda e Sud Africa.
Anche se Bowie non ha mai portato l’album in tour, è amato dai fan che hanno spesso sperato in un seguito tanto vociferato, Pin Ups Two, ma come era nel suo stile, a febbraio 1974 aveva già pubblicato Rebel Rebel come singolo e una nuova avventura era iniziata.
LA NUOVA EDIZIONE “HALF SPEED”
Questa nuova edizione di Pin Ups è stata tagliata su un tornio personalizzato Neumann VMS80 con elettronica completamente revisionata da master restaurati a 192kHz dei nastri originali, senza alcuna elaborazione aggiuntiva in fase di trasferimento. John Webber ha tagliato la mezza velocità agli AIR Studios.
Ma cosa sono i vinili half speed? Si tratta di un processo di produzione in cui il master (analogico o digitale) viene riversato sulla lacca a metà della velocità, per cui il trasferimento risulta molto più preciso e accurato e a beneficiarne è il suono finale del disco. Questo perché la testina d’incisione ha più tempo per tracciare i solchi con maggiore dettaglio e fedeltà. I vinili half speed richiedono una maggiore cura e attenzione nella produzione e sono spesso destinati a un pubblico audiofilo o collezionista.
La masterizzazione rimane quella del 2015.
VALE LA PENA?
È la domanda che si fa di fronte a qualsiasi ristampa e, come sempre, non c’è una risposta univoca. Come detto, i vinili half speed sono destinati a collezionisti e audiofili. Vale a dire che, se non avete a disposizione un impianto di alta fedeltà e di alto livello, difficilmente riuscirete a cogliere differenze qualitative tra una buona stampa normale e la stampa incisa a velocità dimezzata. Se non disponete di tale impianto e non siete dei collezionisti, l’unico motivo per spendere dei soldi su questa edizione è che non siate già in possesso di un’edizione in vinile di Pin Ups. A questo punto, vale la pena puntare a quella che, almeno sulla carta, dovrebbe essere di qualità migliore.
Curiosità: Bowie a Roma
Un’altra curiosità è che subito dopo aver completato l’album, il 1° agosto 1973, Bowie partì da Parigi alla volta di Roma per una vacanza. Era accompagnato dalla moglie Angie, l’amico Geoff MacCormack e la fidanzata Desna Briggs, e la guardia del corpo Stuey George. Arrivarono al binario 21 della stazione Termini con un treno notturno. Ad accoglierli, tra gli altri, anche il rappresentante della RCA italiana Carlo Basile che ha raccontato l’episodio nel documento (e nel libro) di Rita Rocca “Bowienext“.
Alloggiarono a Villa Ofmilla, alle porte di Roma. Dall’Inghilterra arrivarono il figlio Zowie, la sua baby-sitter Daniella Parmer e l’assistente di Bowie, Gloria Harris. Da Parigi lo raggiunsero poi Mick Ronson, la sua fidanzata Suzi Fussey e il cuoco Anton Jones, che in seguito ha sposato Harris.
TRACKLIST
LATO A
- Rosalyn – 2:27
- Here Comes The Night – 3:09
- I Wish You Would – 2:40
- See Emily Play – 4:03
- Everything’s Alright – 2:26
- I Can’t Explain – 2:07
LATO B
- Friday On My Mind – 3:18
- Sorrow – 2:48
- Don’t Bring Me Down – 2:01
- Shapes Of Things – 2:47
- Anyway, Anyhow, Anywhere – 3:04
- Where Have All The Good Times Gone – 2:35
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