ALL THE MADMEN
(David Bowie)
Day after day
They send my friends away
To mansions cold and grey
To the far side of town
Where the thin men stalk the streets
While the sane stay underground
Day after day
They tell me I can go
They tell me I can blow
To the far side of town
Where it’s pointless to be high
‘Cause it’s such a long way down
So I tell them that
I can fly, I will scream, I will break my arm
I will do me harm
Here I stand, foot in hand, talking to my wall
I’m not quite right at all…am I?
Don’t set me free, I’m as heavy as can be
Just my Librium1 and me
And my E.S.T.2 makes three
‘Cause I’d rather stay here
With all the madmen
Than perish with the sadmen roaming free
And I’d rather play here
With all the madmen
For I’m quite content
They’re all as sane as me
(Where can the horizon lie
When a nation hides
Its organic minds in a cellar…dark and grim
They must be very dim)
Day after day
They take some brain away
Then turn my face around
To the far side of town
And tell me that it’s real
Then ask me how I feel
Here I stand, foot in hand, talking to my wall
I’m not quite right at all
Don’t set me free, I’m as helpless as can be
My libido’s split on me
Gimme some good ‘ole lobotomy
‘Cause I’d rather stay here
With all the madmen
Than perish with the sadmen roaming free
And I’d rather play here
With all the madmen
For I’m quite content
They’re all as sane as me
Zane, Zane, Zane3 Ouvre le Chien4 (rpt)
TUTTI I PAZZI
(David Bowie)
Giorno dopo giorno,
Mandano via i miei amici
Verso dimore fredde e grigie
Al capo estremo della città
Dove gli uomini esili si aggirano per le strade
Mentre i sani di mente rimangono sottoterra
Giorno dopo giorno,
Mi dicono che posso andarmene
Mi dicono che posso filarmela
Al capo estremo della città
Dove è inutile essere in alto
Perché è così lunga la strada verso il basso
Quindi dico a loro
Che posso volare, che urlerò, che mi romperò un braccio
Che mi farò del male
Eccomi qui, con un piede in mano, mentre parlo al muro
Non sto affatto bene… O no?
Non liberatemi, sono abbattuto come non mai
Solo il mio librium1 e io
E con il mio elettroshock2 siamo in tre
Perché preferirei restare qui
Con tutti i pazzi
Che morire con gli uomini tristi che vagano liberi
E preferirei giocare qui
Con tutti i pazzi
Perché sono proprio contento
Che siano tutti sani di mente come me
(Dove può trovarsi il limite dell’orizzonte
Quando una nazione nasconde
Le sue menti organiche in una cantina…scura e cupa
Devono essere tutti molto ottusi)
Giorno dopo giorno
Portano via un po’ del mio cervello
Poi mi girano la faccia
Verso il capo estremo della città
E mi dicono che è reale
Poi mi chiedono come mi sento
Eccomi qui, con un piede in mano, mentre parlo al muro
Non sto affatto bene.
Non liberatemi, sono indifeso come non mai
La mia libido è divisa in me
Fatemi una bella lobotomia
Perché preferirei stare qui
Con tutti i pazzi
Che morire con gli uomini tristi che vagano liberi
E preferirei giocare qui
Con tutti i pazzi
Perché sono proprio contento
Che siano tutti sani di mente come me.
Zane, Zane, Zane3 Ouvre le chien4
NOTE
“All the Madmen è stato scritto per mio fratello e parla di mio fratello”, Bowie ha rivelato nel 1971. “È l’uomo dentro e non vuole andarsene. È perfettamente felice lì … Ed è sempre molto felice di vederci, ma non ha mai niente da dire.” Terry Burns era infatti uno degli ospiti del manicomio di Cane Hill, a sud di Londra.
1 Librium è il nome commerciale del primo psicofarmaco (1960) a base di benzodiazepine e usato per la sedazione prolungata dei pazienti violenti.
2 E.S.T. (Electro Shock Therapy): applicazione di una scarica elettrica per il trattamento dei pazienti gravemente depressi, pratica molto in voga negli anni 50-70
3 “Zane” è una storpiatura di “sane” (sano di mente),
4Ouvre Le Chien: In italiano “Libera il cane” fa riferimento al cortometraggio “Un Chien Andalou” (1929) scritto e interpretato da Salvador Dalì, e diretto da Luis Buñuel. Considerato come esempio più significativo del “cinema surrealista” (la scena più nota è quella in cui, grazie a un montaggio di avanguardia per l’epoca, un rasoio sembra tagliare in due l’occhio di una donna), questo film veniva usato da Bowie come intro a tutti i concerti dell’Isolar Tour del 1976