Bowie Glastonbury 2000 è in uscita questo venerdì. Lo abbiamo visto in anteprima: ecco la nostra opinione e un GiveAway per riceverne una copia.
Bowie Glastonbury 2000, che arriverà in tutti i negozi questo venerdì 30 novembre, porta con sé la speranza che sia il primo di una serie di pubblicazioni video.
È la prima vera chicca che viene pubblicata dalla sua scomparsa: come vi avevamo già raccontato nel precedente articolo che ne annunciava l’uscita, gran parte del concerto è inedito. La BBC aveva infatti ottenuto da Bowie l’autorizzazione a riprendere e mandare in onda solo la prima mezz’ora di concerto per poi tornare in diretta durante i bis. E così fu. Sebbene siano circolate decine di registrazioni pirata anche abbastanza buone del concerto, non c’erano ovviamente riprese professionali video. Fortuna volle che la BBC, sebbene non più in diretta, continuò a registrare tutto. Ed è questo il motivo per il quale oggi possiamo godere per la prima volta delle due ore abbondanti di concerto che Bowie regalò alle oltre 120.000 persone accorse al Glastonbury Festival quel 26 giugno del 2000.
Erano anni particolari per Bowie. Aveva mantenuto fede alla promessa fatta di non portare più in tour i suoi successi; il Sound + Vision del 1990 fu l’ultimo tour mondiale di greatest hits. I tour degli anni ’90 si concentrarono sulla sperimentazione e sul nuovo materiale. Pochi furono i brani di catalogo inseriti in scaletta e, quei pochi, furono completamente riarrangiati.
Il XXI secolo inizia con la notizia più bella per Bowie: l’attesa di una figlia. Alexandria sarebbe nata ad agosto, due mesi dopo.
È un Bowie che finalmente fa pace con il suo vecchio catalogo e con la sua storia. Riesce di nuovo a provare piacere nell’esecuzione di brani con i quali, usando le sue parole, era arrivato ad avere “troppa familiarità”.
Accetta quindi l’invito a chiudere il festival di Glastonbury e non resiste alla tentazione di autocitarsi: il look che sfoggia quella sera e negli show di New York che lo precedono sono un chiaro richiamo al 1971. Ventinove anni prima del 26 Giugno 2000, infatti, David Bowie partecipò alla seconda edizione del festival. Era allora ancora uno sconosciuto capellone che cercava di far tesoro del grande successo avuto con Space Oddity due anni prima.
E proprio in quel periodo, nel 1971, aveva appena finito di scrivere un pezzo come Life on Mars?. Lo racconta lui, introducendo il brano che in quei ventinove anni che separano i suoi due Glastonbury ha viaggiato il globo, è entrata in tutte le case, è diventata colonna sonora di tutta l’umanità senza distinzione di lingue.
La scaletta di questo Bowie Glastonbury 2000, lo sappiamo, contiene tutti i suoi più grandi successi. Peccato che il tempo a disposizione lo abbia costretto ad eliminare brani come Always Crashing in the Same Car, Golden Years, This is not America, The London Boys, The Jean Genie.
Brani che aveva eseguito, appena dieci giorni prima, nei due show di al Roseland Ballroom di New York. Uno dei due show era riservato agli iscritti al suo sito, i Bowienetters.
Il look sfoggiato a questo Glastonbury, lo ammettiamo, è uno di quelli che preferiamo meno. La classe non si discute, e neanche i 53 anni portati così bene da far invidia a noi comuni mortali. Semplicemente, al netto dell’omaggio al suo passato, i capelli con la permanente e l’abito di Alexander McQueen sembrano un po’ troppo pomposi. Soprattutto considerando che, appena tre anni prima, girava il mondo con l’Earthling Tour e tutt’altro look.
L’esibizione parte con l’inaspettata Wild is the Wind, tanto per mettere subito in chiaro che si tratta di Bowie e nulla è scontato. Ci mette un po’ per ingranare la marcia: reduce da una laringite, visibilmente emozionato, i primi brani risultano freddi ma di gran classe. Parliamo del Duca Bianco: potremmo dire algidi.
Ma basta poco e, tra introduzioni, ammiccamenti e sorrisi, lo charme di Bowie conquista il pubblico in pochissimo tempo. La resa è ottima per quasi tutti i brani, con una menzione speciale per Station to Station, Let’s Dance e Life on Mars?. Absolute Beginners è l’unico brano riuscito davvero male: brutto l’arrangiamento, brutta l’interpretazione, brutti i cori.
E se di difetti dobbiamo parlare, questi non sono imputabili a Bowie: le due coriste in questo show fanno spesso danni, forse perché troppe alte nel missaggio. Al contrario, è quasi inesistente la voce di Gail Ann Dorsey.
Un peccato che il DVD di questo Bowie Glastonbury 2000 non contenga alcun contenuto extra, ma possiamo accontentarci. Non ci fece impazzire all’epoca, ma questo concerto è una bella testimonianza di un Bowie per una volta “classico”. La qualità audio dei due CD è ottima: ben bilanciata e piena. Quella del DVD molto buona, anche se non in alta definizione.
Bella la grafica essenziale, colorata e raffinata ad opera di Jonathan Barnbrook, già autore di quella degli album Heathen, The Next Day e ★ (Blackstar). A pensarci bene, è la prima volta che si cimenta con i colori. Il booklet contiene le pagine di diario pubblicate da David all’epoca e, soprattutto, uno splendido pezzo a cura di Caitlin Moran che recensì all’epoca la performance per le colonne del Times. Ci hanno colpito molto alcune sue parole, che troviamo dolorosamente vere:
“O mio Dio, vi mancherà quando non ci sarà più! Vi mancherà così tanto che vi sembrerà che metà della luce se ne sia andata per non tornare più. Poiché, prima di quanto possiate immaginare, imparerete che le linee elettriche principali possono essere tagliate, e le colline spianate, e che l’erba può scomparire da sotto i vostri piedi. Avrete imparato la vostra lezione. Saprete a quel punto che anche la cosa più inarrestabile del mondo può essere … arrestata; perchè l’universo non fa eccezioni e può prendersi anche un uomo che sa flirtare con 120.000 persone contemporaneamente, mentre canta Life on Mars? che è una canzone che ha scritto lui e che, dovete sempre ricordare, è una cosa straordinaria da fare per un essere umano. Non darete mai più David Bowie a Glastonbury, nel 2000, per scontato“.
Speriamo che questo splendido cofanetto sia il preludio di tante altre pubblicazioni. E godetevelo così: sorridente, sereno, entusiasta, pieno di vita e gioia di vivere. Quasi papà. Un semidio.
Perchè non c’è più nulla di Bowie, ora, che possiamo dare per scontato.
L’UNBOXING DI BOWIE GLASTONBURY 2000
Per i più curiosi, eccovi un unboxing del cofanetto.
GIVE AWAY BOWIE GLASTONBURY 2000
Velvetgoldmine, in collaborazione con Warner Music, ha organizzato un piccolo GiveAway e regala una copia del cofanetto CD + DVD di Bowie Glastonbury 2000. Per aggiudicarvela, dovrete rispondere correttamente a due domande ed inviare le risposte a info@davidbowieitalia.it entro le ore 23.00 di sabato 1° dicembre avendo premura di riportare l’indirizzo postale corretto, qualora risultaste vincitori. Domenica ci sarà l’estrazione e i vincitori saranno comunicati entro lunedì 3 dicembre.
Eccovi le domande:
- Quali due registi, che avrebbero diretto Bowie negli anni successivi, erano presenti al Glastonbury Fayre del 1971?
- Nell’articolo è stato inserito, di proposito, un dato errato. Ripetuto due volte. Qual è?
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Bowie Glastonbury 2000 è disponibile in doppio CD, in DVD e in cofanetto 2CD + DVD. Potete preordinarlo su Amazon ai seguenti link:
CD + DVD
2 CD
VINILE
di Daniele Federici
Caitlin Moran…….parole che lette adesso fanno davvero venire i brividi.