“Lodging a Scary Low Hero”: album tributo di Pivio

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“Lodging a Scary Low Hero” è il titolo dell’album tributo a David Bowie realizzato dal musicista genovese Pivio.

Si intitola Lodging a Scary Low Hero ed è un omaggio appassionato a David Bowie da parte di Pivio, un artista che ad alcuni forse non risulterà familiare. Eppure Pivio è un musicista genovese di grande calibro. E’ autore, insieme a Aldo De Scalzi di molte delle più belle e pluripremiate colonne sonore del cinema italiano e non solo. Ha vinto il David di Donatello nel 2015 e due Globi d’Oro. Ma soprattutto Pivio (all’anagrafe Roberto Pischiutta) è un grande fan di David Bowie.

pivio lodging a scary lowAd un anno esatto di distanza dalla scomparsa, decide di rendere omaggio ad uno degli artisti che più hanno influenzato la sua carriera musicale. Sono dodici brani selezionati dai tre album della cosiddetta trilogia berlinese – Low, “Heroes” e Lodger – e dal successivo Scary Monsters And Super Creeps, che vedeva coinvolto lo stesso gruppo di lavoro dei precedenti tre, Brian Eno e Tony Visconti in testa. Nella tracklist c’è un’unica canzone originale che da il titolo all’album. Tutti i brani sono stati cantati e suonati esclusivamente da Pivio, utilizzando solo sintetizzatori e drum machines, una scelta che ha permesso di ottenere un caratteristico suono “eighties”.
Il 10 gennaio di un anno fa” racconta il musicista, “stavo completando il mio precedente album, It’s Fine, Anyway. Ero impegnato a chiudere il brano “When you appear behind the famous actor”, ed è arrivata, come un macigno, la terribile notizia. E’ stato come se se ne fosse andato un amico di lunghissima data, con cui di fatto ero cresciuto fin dall’adolescenza. Quel dolore, misto a qualcosa simile alla rabbia per la scomparsa è rimasto nella coda strumentale della canzone.

Ho voluto concentrarmi sugli anni fra il 1977 e il 1980 perché li identifico con un periodo molto importante della mia vita, quello in cui ho posto le più importanti basi del mio attuale lavoro musicale. Trattandosi di 4 album ho fatto la scelta di selezionarne tre di ognuno per ottenere una scaletta che desse grandi possibilità di espressione, tenendo comunque conto che mi ero imposto di suonare solo sintetizzatori e di utilizzare solo la mia voce, nient’altro.

pivio lodging a scary lowDate queste premesse ho cercato di individuare all’interno dei singoli album quelle canzoni che potenzialmente potessero essere meglio rappresentate dalla scelta stilistica adottata. Negli ultimi anni della mia carriera artistica mi sono ritrovato spesso nelle condizioni di dover affrontare aspetti che non avrei immaginato di dover gestire, non ultimo una relativa solitudine, io che sono sempre stato abituato a lavorare in squadra (credo in maniera incondizionata nella forza del gruppo). Però era diventato necessario per me realizzare qualcosa in totale autonomia per mettermi alla prova e per poter scegliere una strada musicale, una qualsiasi (ce ne sono tante) in cui non dovessi tenere conto di alcuna suggestione esterna. Ho ottenuto questa libertà con It’s Fine, Anyway, e non è un caso che Lodging a Scary Low Hero nasca proprio il giorno in cui ho terminato quel disco. E’ stato come un ideale passaggio. Sentivo di dover realizzare questo album.

Inevitabilmente la scelta complessiva racconta la mia personale visione del Bowie di quel periodo. Avendo scarnificato le canzoni, anche a causa della strumentazione adottata, ne esce, credo, la sua essenza artistica, scevra da tecnicismi e dagli aspetti più esteriori (quelli che peraltro hanno fatto la sua fortuna). Anche questo era uno degli obiettivi che mi ero posto quando ho iniziato a pensare a questo progetto discografico.
In linea di massima mi sono imposto di mantenere invariate le melodie originali (ho volutamente fatto pochissime variazioni in questo senso), lasciandomi invece la facoltà di giocare sul beat e, ovviamente, sugli arrangiamenti. In molti di questi sono nascosti riferimenti a altri brani, non necessariamente di David Bowie, che solo un ascolto molto attento può rivelare. Un piccolo gioco.”

Lodging a Scary Low Hero (I dischi dell’espleta, ESP057)

pivio lodging a scary lowVoice, synth, mellotron, vocoder, el. piano, piano: Pivio
Recorded and mixed at Trancendental Studio (Roma)
Mastered by Massimiliano Nevi at BitBazar Studio (Roma)
Original cover art by Luana Agus
Artwork by Rita Giacalone

Tracklist

1. Art Decade 4’26 (D.Bowie)
2. Ashes To Ashes 6’14 (D.Bowie)
3. D.J. 4’08 (B.Eno, D.Bowie, C.Alomar / D.Bowie)
4. Fashion 5’13 (D.Bowie)
5. Heroes 7’19 (B.Eno, D.Bowie)
6. Look Back In Anger 3’22 (B.Eno, D.Bowie)
7. Repetition (vs Girls And Boys) 3’47 (D.Bowie)
8. Scary Monsters (and Super Creeps) 5’37 (D.Bowie)
9. Sense of Doubt 4’03 (D.Bowie)
10. Subterraneans 5’54 (D.Bowie)
11. The Beauty And The Beast 3’58 (D.Bowie)
12. Warszawa 7’17 (B.Eno, D.Bowie)
13. Lodging A Scary Low Hero 10’43 (Pivio / M.Odino)
14. The Beauty And The Beast (vocaldrum V.) 3’21 (D.Bowie)


L’ album è disponibile sulle più note piattaforme digitali.
Sito ufficiale: link

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ALCUNI BRANI

CONCORSO Rebels: le risposte e i vincitori

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Concorso Rebels libro bowie

Si è concluso ieri il concorso per vincere le cinque copie in palio del libro “Rebels, David Bowie in 6 ritratti d’autore”.

Ieri alle 12.00 si è chiuso il concorso che avevamo indetto per vincere le cinque copie messe in palio del libro “Rebels, David Bowie in 6 ritratti d’autore“. Siete stati in moltissimi a partecipare, e molti hanno risposto correttamente a tutte e tre le domande.

Le domande, e le risposte, erano:

1) Per quale tour Bowie chiese aiuto al pubblico per la composizione della scaletta, attraverso un sondaggio, creando un numero telefonico dedicato?

david bowie sound+vision tourEra il Sound+Vision Tour del 1990. Fu annunciato che la scaletta del tour sarebbe stata in parte determinata dai fan attraverso un sondaggio telefonico, chiamando il numero 1-900-2-BOWIE-90. Ed effettivamente fu così: Bowie scelse 7 o 8 brani tra i più votati dai fan inglesi, altrettanti da quelli del resto d’Europa e il resto dalle votazioni americane. Negli Stati Uniti le più votate furono Fame, Let’s Dance e Changes, mentre in Europa “Heroes” e Blue Jean.

Una divertente curiosità, che si ricorderà chi ha vissuto quegli anni, fu lo scherzo della rivista musicale NME che lanciò una campagna per far sì che i fan votassero The Laughing Gnome per essere inclusa nella lista. Effettivamente fu votata e Bowie ammise che stava già pensando ad un arrangiamento stile Velvet Underground quando si accorse che era tutta una cosa messa in piedi dall’NME.

2) Quale canzone di Bowie fu proposta ad Elvis Presley?

Golden Years dall’album Station to Station, così ha dichiarato Bowie. Ma pare che Presley rifiutò il brano.

3) Quale attore canta nella parte centrale del brano Shining Star

david bowie mickey rourkeMickey Rourke, che rese ancora più imbarazzante un brano che già di suo ci metteva banalità e bruttezza. Bowie e Rourke uscirono per un breve periodo e andavano insieme a bere nei pub. Pare che fu Rourke a proporre a Bowie di inserirlo in una canzone, e Bowie accettò.

Ed ecco di seguiti i fortunati vincitori che sono stati estratti tra tutti coloro che hanno risposto correttamente alle domande:

  1. Francesca Ciceri (Cornaredo, MI)
  2. Erika Galvan (Romano d’Ezzelino, VI)
  3. Franco Donnini (Arezzo)
  4. Serena Gallinaro (Itri, LT)
  5. Stefania Volpin (Padova)

I vincitori riceveranno a casa una copia del libro. Complimenti!

David Bowie al Russell Harty Show (1973) | Video

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david bowie russell harty show 1973

Il 17 Gennaio 1973 David Bowie partecipò al Russell Harty Show.
Oltre all’intervista, l’allora 26enne Bowie eseguì Drive-In Saturday e My Death. All’epoca il singolo The Jean Genie raggiungeva il secondo posto nelle classifiche inglesi.

CONCORSO Rebels: le ultime due domande

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Concorso Rebels libro bowie

Rebels, David Bowie in 6 ritratti d’autore: le ultime due domande per partecipare al concorso e vincere una copia del libro.

CONCORSO

Concorso Rebels David Bowie libroVelvet Goldmine, in collaborazione con l’editore, ha messo in palio 5 copie del libro Rebels, David Bowie in 6 ritratti d’autore.

Dopo aver pubblicato la prima domanda, eccovi le ultime due domande alle quali rispondere per concorrere.

La prima domanda, come annunciato, è stata oscurata.

I cinque vincitori saranno sorteggiati tra tutti coloro che invieranno le tre risposte corrette tutte insieme via email all’indirizzo info@davidbowieitalia.it entro le ore 12.00 di mercoledì 18 Gennaio, unitamente all’indirizzo postale completo.

I vincitori saranno estratti a sorte e riceveranno a casa una copia del libro.

Domanda 2: Quale canzone di Bowie fu proposta ad Elvis Presley?

Domanda 3: Quale attore canta nella parte centrale del brano Shining Star? 

In bocca al lupo!

IL LIBRO

Il volumetto di 138 pagine racconta David Bowie attraverso sei testi inediti di altrettanti autori. Quattro scrittori stranieri di culto, un regista e scrittore italiano, e un musicista italiano di portata internazionale. Il maestro e compositore Franco Battiato, lo scrittore Michael Cunningham (autore di Le Ore), lo scrittore olandese Michel Faber (autore del Petalo cremisi e il bianco e grande appassionato di musica),  il romanziere Rick Moody (che alla musica contemporanea ha dedicato il libro Musica Celestiale) e l’autore James Grady (autore di I sei giorni del Condor) interpretano il mito, la forza rivoluzionaria, il trasformismo, l’estro, la magia del Duca Bianco.

Cunningham ci racconta l’incredibile incontro e collaborazione con Bowie proprio negli ultimi anni di vita, mentre Faber  raccoglie in unico sguardo l’amore per sua moglie Eva e il loro rapporto con la musica di Bowie. Moody ha incontrato Bowie per farne un ritratto mai pubblicato sinora e Grady racconta la musica di Bowie come fosse la colonna sonora di un suo thriller. Per l’Italia contribuiscono Carlo Verdone che racconta gli aneddoti più personali del suo rapporto con la musica di Bowie, e Battiato. A margine un’epigrafe di Dente.

Il volumetto, di 138 pagine, uscirà per la collana Le Onde e costerà € 10,00. E’ già acquistabile su Amazon.

Bowie at the BBC: questa sera il documentario

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Bowie at the bbc 4

Bowie at the BBC è il secondo dei documentari previsti dall’emittente inglese mandati in onda in occasione del primo anniversario dalla scomparsa di David Bowie.

Il primo documentario, lo splendido David Bowie: the Last Five Years, abbiamo avuto modo di vederlo lo scorso 7 Gennaio e, in versione doppiata, il 10 Gennaio sul canale VH1. Se qualcuno se lo fosse perso, VH1 replicherà domani (sabato 14) a partire dalle ore 21 con L’Uomo che cadde sulla terra e a seguire The Last Five Years.

bowie bbc4Questo secondo documento andrà in onda su BBC Four questa sera alle ore 23.00 italiane (22.00 inglesi) e si intitolerà Bowie at the BBC. Consisterà in una raccolta di rare registrazioni delle sue apparizioni alla BBC che copriranno tutta la sua carriera, dal 1964 ai giorni nostri. Potremo vedere performance leggendarie e conosciute insieme ad altre semisconosciute, interviste e approfondimenti dei vari personaggi che hanno costellato la sua galassia: la prima intervista ad un David Jones appena 17enne, le splendide esibizioni del 1973 al Top of the Pop, la partecipazione all’Old Grey Whistle Test (Queen Bitch, Oh You Pretty Things, The Jean Genie), Elephant Man, Absolute Beginners e molto altro (il concerto del 2000 in seguito pubblicato ufficialmente).

Di seguito un trailer:

Come vederlo

Per poterlo vedere in Italia, potete installare questo plugin sul vostro browser oppure potete vederlo direttamente qui sotto (solo da PC).

CONCORSO: Rebels, David Bowie in 6 ritratti d’autore

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Concorso Rebels libro bowie

Rebels, David Bowie in 6 ritratti d’autore: così si intitolerà il libro su David Bowie edito da La Nave di Teseo in uscita domani nelle librerie.

Concorso Rebels David Bowie libroRebels, David Bowie in 6 ritratti d’autore è un tributo letterario a David Bowie in uscita domani, per ricordare il primo anniversario della sua scomparsa. Per l’occasione Velvet Goldmine, in collaborazione con l’editore La Nave di Teseo, indice un concorso e mette in palio  ben 5 copie.

IL LIBRO

Il volumetto di 138 pagine racconta David Bowie attraverso sei testi inediti di altrettanti autori. Quattro scrittori stranieri di culto, un regista e scrittore italiano, e un musicista italiano di portata internazionale. Il maestro e compositore Franco Battiato, lo scrittore Michael Cunningham (autore di Le Ore), lo scrittore olandese Michel Faber (autore del Petalo cremisi e il bianco e grande appassionato di musica),  il romanziere Rick Moody (che alla musica contemporanea ha dedicato il libro Musica Celestiale) e l’autore James Grady (autore di I sei giorni del Condor) interpretano il mito, la forza rivoluzionaria, il trasformismo, l’estro, la magia del Duca Bianco.

Cunningham ci racconta l’incredibile incontro e collaborazione con Bowie proprio negli ultimi anni di vita, mentre Faber  raccoglie in unico sguardo l’amore per sua moglie Eva e il loro rapporto con la musica di Bowie. Moody ha incontrato Bowie per farne un ritratto mai pubblicato sinora e Grady racconta la musica di Bowie come fosse la colonna sonora di un suo thriller. Per l’Italia contribuiscono Carlo Verdone che racconta gli aneddoti più personali del suo rapporto con la musica di Bowie, e Battiato. A margine un’epigrafe di Dente.

L’editore lo descrive così: “Un ragazzino che crede a tutto e Ziggy Stardust, Halloween Jack, il Duca Bianco. E poi rockstar, compositore, dandy, pittore, attore. È impossibile riassumere le vite di David Bowie, scegliere un volto fra gli altri, un punto di vista, una canzone o un disco su tutti. Così come è molto difficile che uno qualsiasi dei frammenti della sua scia stellare non abbia colpito le nostre vite, lasciandoci l’urgenza di inseguirla.
Perché David Bowie è, come nessun altro artista, solo nella somma di tutte le cose che è stato, e molto più di questo.

Sei grandi autori che l’hanno conosciuto, incrociato, amato, lo raccontano in Rebels in altrettanti testi, scritti appositamente per questo libro: dal musical progettato con Michael Cunningham alla meticolosa conoscenza da fan di James Grady, dall’influenza sui capelli e lo spirito di Franco Battiato alla canzone che lega Michel Faber e l’amore per sua moglie Eva, dalla curiosa intervista a diagramma di Rick Moody alla struggente malinconia di Carlo Verdone.

Sei autori – e la dedica di un cantautore – per un artista che ha rivoluzionato il modo di pensare e sentire la musica e, forse, il nostro modo di pensare e sentire ogni cosa.
Un alieno del rock, che ci ha insegnato il desiderio e la nostalgia delle stelle“.

Il volumetto, di 138 pagine, uscirà per la collana Le Onde e costerà € 10,00. E’ già acquistabile su Amazon.

CONCORSO

Concorso Rebels libro BowieVelvet Goldmine, in collaborazione con l’editore, mette in palio 5 copie del libro Rebels, David Bowie in 6 ritratti d’autore. Bisognerà rispondere a 3 domande: la prima la troverete di seguito e le altre due saranno pubblicate nei prossimi giorni. I cinque vincitori saranno sorteggiati tra tutti coloro che invieranno le tre risposte corrette tutte insieme via email all’indirizzo info@davidbowieitalia.it entro le ore 12.00 di mercoledì 18 Gennaio, unitamente all’indirizzo postale completo. In settimana saranno estratti a sorte e comunicati i vincitori che riceveranno a casa una copia del libro. Le risposte vanno inviate tutte e tre insieme appena pubblicate le altre due domande.

ATTENZIONE: la prima domanda che trovate qui sotto scomparirà con la pubblicazione delle altre due, quindi segnate la vostra risposta!

[is_logged_in]Domanda 1: Per quale tour Bowie chiese aiuto al pubblico per la composizione della scaletta, attraverso un sondaggio, creando un numero telefonico dedicato?[/is_logged_in]

In bocca al lupo!

For Ever and Ever

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david bowie anniversario

david bowie anniversario

No Plan (2017) | Video Ufficiale

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Rilasciato l’8 Gennaio 2017, in occasione di quello che avrebbe dovuto essere il 70esimo compleanno e a un anno esatto dalla pubblicazione di ★ (Blackstar), il video di No Plan è il secondo postumo dalla scomparsa di Bowie, diretto da Tom Hingston (già regista dei video di Sue e I’d Rather Be High).

I riferimenti al film L’Uomo che Cadde sulla Terra di Nicholas Roeg, che vedeva Bowie protagonista nei panni di Thomas Jerome Newton sono palesi, a cominciare dal nome del negozio “Newton Electrical”. Anche il muro di televisori riprende una celebre scena del film.

Al termine si vede invece un razzo che parte.

Il video è stato realizzato per la promozione dell’EP digitale che includeva le 4 tracce non incluse in Blackstar e precedentemente pubblicate nel secondo disco del musical Lazarus.

David Bowie: nulla è cambiato

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David Bowie Anniversario Morte Daniele Federici

Oggi David Bowie avrebbe compiuto 70 anni. E tra due giorni ricorrerà il primo anniversario della morte. Celebrazioni che forse hanno poco senso, ma che ci portano a riflettere su cosa ha rappresentato Bowie per tutti noi.

David Bowie Linguini Accident

Riflettevamo, io e Paola, di quanto celebrare gli anniversari avesse poco senso. Di come fosse sciocco scrivere “Buon Compleanno”.

Oggi Bowie avrebbe compiuto 70 anni. Ma non lo farà. Nessuna strana alchimia o magia riporterà indietro le sue spoglie mortali. La vita di Bowie è compiuta, ha un inizio e una fine. E termina a 69 anni.

Ma il punto è: non abbiamo mai potuto toccarlo, conoscere di persona David Jones, avere di lui un’esperienza fisica e tangibile. Almeno per gran parte di noi: io e Paola, e molti altri, hanno avuto la fortuna e il privilegio di incontrarlo. Ma è stata un’esperienza momentanea. Splendida ma breve.

Quello che amiamo di Bowie, in realtà, non ci ha mai lasciato e non lo farà mai. La sua musica, il suo universo, il suo potere evocativo, i suoi personaggi. Tutto ciò che Bowie ha costruito e inventato per noi, che ci ha regalato. Il meraviglioso patrimonio che ha lasciato in eredità rimane lì, intatto. Non cambierà di una nota: sarà sempre come la prima volta che lo abbiamo ascoltato, la volta che ci ha fatto innamorare.

Tra due giorni l’anniversario della sua nascita lascerà il passo al primo anniversario della sua scomparsa.

E anche quello non cambierà nulla, anche se tutto è cambiato.

Cambiato è sicuramente il modo in cui lo ascoltiamo: un velo di nostalgia, un po’ di malinconia, a volte tristezza vera e propria.

Ma Bowie non è stato nulla di tutto ciò. È stato invece un vortice entropico che ha raccolto e rielaborato le influenze e gli stili più disparati. Pura energia ed entusiasmo che ha scoperto, sperimentato, provato l’impossibile mettendosi continuamente in gioco.

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Quando io e Paola abbiamo deciso di far tornare in vita Velvet Goldmine | David Bowie Italia come omaggio all’artista che era stato così profondamente importante nelle nostre vite, una delle prime regole è stata: niente tristezza, per quanto possibile. Perché l’entusiasmo e la curiosità per la vita che ha dimostrato David non merita i colori del lutto. Il sito doveva essere luminoso, colorato, elegante, vitale. Come la sua musica. Bowie è stato luminoso e vitale anche nei suoi periodi più cupi. Anche nei gelidi risvolti della trilogia o negli oscuri presagi di Outside, ha sempre dimidiato l’oscurità con il faro dell’arte e della comprensione.

Ma allora perché, se tutto ciò che abbiamo amato di Bowie rimane inalterato, come se davvero niente fosse cambiato, malinconia e tristezza ci velano ancora un po’ lo sguardo, alterano le nostre emozioni all’ascolto?

Perché per molti di noi Bowie ha rappresentato qualcosa di più profondo e personale: una guida, un maestro, spesso un amico. Quanti altri artisti abbiamo scoperto grazie a lui? O quanti libri, per approfondire magari qualche tematica affrontata in un suo disco? Ma soprattutto per quanti Bowie è stato fonte di consolazione nei momenti più bui, la sua voce una carezza sul viso, la sua musica un abbraccio? O per quanti ha scandito il ritmo impazzito del cuore per una gioia, per l’entusiasmo di una cosa nuova, di un nuovo amore?

Ho scoperto Bowie in uno di quei periodi oscuri: un ragazzino di appena 11 anni che si affacciava al mondo con una sessualità ancora da comprendere in pieno e una famiglia appena andata in frantumi. Mi sentivo impotente di fronte alle vicende della vita, e solo. Soprattutto solo.

Quello che Bowie ha rappresentato per me nella solitudine delle mie stanze provvisorie, mentre facevo la spola da una casa all’altra, era quella carezza e quel conforto. Era tutto rappresentato nella frase finale di Rock’n’Roll Suicide: You’re not Alone. Gimme Your Hands, ‘cos you’re wonderful.

E guardavo quell’immagine appesa alla parete con lui che si slanciava con le mani avanti. Verso di me, ne ero sicuro.

Quante volte l’ho cantata e ho pianto. Ma anche il conforto quando mi sussurrava: “la vita giace muta sui propri eroi/indossa la tua ferita con onore/rendi fiero qualcuno” e ancora “tutto ciò che devi fare è vincere”.

E sapevo, avevo la consapevolezza granitica, che in un’altra stanza in un altro luogo c’era un ragazzino come me. E un altro ancora. E un altro ancora. Tutti legati dallo stesso grido, dalla stessa musica, dalle stesse emozioni.

Sognai e rimasi incantato dai suoi personaggi, dalle sue maschere.

david bowie anniversario

Credo di aver rovinato la cassetta di Low a forza di farla girare sul mio walkman, in quel periodo. Sedevo sulla spiaggia, in inverno, di una località dimenticata da Dio, e mandavo indietro e riascoltavo Always Crashing in the Same Car, Sound and Vision (drifting into my solitude …), e tutte le tracce strumentali. E poi la cassetta di “Heroes”. Possiamo essere eroi solo per un giorno. Altro che un giorno, David. Per sempre.

Sono stati momenti di profonda catarsi. Per me, e per molti di noi.

Tutti quelli che hanno avuto momenti di profonda tristezza, alienazione, solitudine avevano qualcuno a cui rivolgersi per conforto: le note della sua musica toccavano ciascuna corda delle proprie emozioni, ogni singolo nervo scoperto. Anche lui, come me e come noi, aveva vissuto quei momenti e li aveva trasformati in arte, sublimati, illuminati. Li aveva estinti in questo processo.

Non ha mai avuto paura di confrontarsi con i propri fantasmi, di cambiare costantemente per indagare ogni aspetto della propria personalità. Come dovremmo, tutti.

E ha dato coraggio ed esempio a coloro che quella personalità l’avevano ancora confusa, sessualmente o meno. Lo fece negli anni ’70 e ha continuato a farlo, fino alla fine. Chi sei oggi? Quale dei miei personaggi vuoi indossare oggi? Provalo e senti se fa per te.

Ha accompagnato la nostra vita e l’ha anche modificata. Mi basta pensare alla splendida avventura di Velvet Goldmine, quando quelle stanze si sono unite e hanno formato una comunità. Le tante amicizie strette, le emozioni condivise, i raduni a cantare a sguarciagola. Le persone insomma, che senza di lui non avremmo mai conosciuto. E che ancora ci sono, dopo tanti anni. O che, come lui, ci hanno lasciati troppo presto ma senza andarsene mai del tutto dall’unico luogo che tiene traccia di tutto: il cuore, la mente.

Ed eccoci qui oggi, a fare i conti con il fatto che abbiamo perso il nostro eroe.

David Bowie Rock Folk Heathen 2002

Quell’eroe che ci ha insegnato come sia possibile rendere grandiosa anche la morte, e affrontarla con ironia e coraggio. Soprattutto: consapevolezza e lucidità. Una battaglia corpo a corpo con l’avversario più temibile, dalla quale entrambi sono usciti vincitori. David ha estinto, in questo processo, l’ultimo fantasma. Lo ha guardato dritto negli occhi pronunciandone il nome a voce alta. Ha calpestato la terra consacrata. Lo ha urlato forte in mezzo alla gente. Questa battaglia si chiama Blackstar. Ovvero: rendere la morte una struggente goccia di splendore. Farla esplodere in una stella.

Ovunque saremo in futuro, sarà sempre lo stesso luogo in cui quel grido “you’re not alone” ci accompagnerà.

La sua voce, la sua grande musica, le canzoni, la sua mano sulla spalla: tutto di lui è rimasto.

Non ci ha veramente abbandonato. Nothing has changed.

Il nuovo Velvet Goldmine | David Bowie Italia è stato un modo per sdebitarci e ringraziarlo. E per rinsaldare quel legame di spiriti affini che hanno condiviso questo splendido viaggio. E questo viaggio non si è concluso affatto. Ci accompagnerà fino alla fine.  O comunque fino a quando noi vorremo. Quelle stanze solitarie sono comunicanti, ora.

Siamo diventati degli eroi grazie a lui. Tutti noi, bambini persi come Major Tom, o adulti alla ricerca del proprio Uomo delle Stelle.

Credetemi. Non c’è regalo più grande.

Il nuovo video “No Plan” e l’EP digitale

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Un nuovo video di “No Plan” e un EP con i quattro outtake del disco sono stati rilasciati oggi.

David Bowie No Plan video EPIn occasione del primo anniversario della pubblicazione di  e di quello che sarebbe dovuto essere il 70esimo compleanno di David Bowie, è stato rilasciato un EP digitale con le quattro tracce incluse nel musical Lazarus e re-incise da Bowie per l’eventuale inclusione sull’ultimo album.

Dei quattro brani solo Lazarus fu scelta. Gli altri tre brani (No Plan, Killing a Little Time e When I Met You) sono in seguito stati pubblicati nel secondo disco della colonna sonora del musical, il Lazarus Cast Album.

L’EP è disponibile per Spotify, Apple Music, Google Play Music, Itunes e Amazon Music a questo link.

Per promuovere l’uscita è stato rilasciato un video ufficiale per la struggente No Plan, diretto da Tom Hingston (già regista dei video di Sue e I’d Rather Be High).

I riferimenti al film L’Uomo che Cadde sulla Terra di Nicholas Roeg, che vedeva Bowie protagonista nei panni di Thomas Jerome Newton sono palesi, a cominciare dal nome del negozio “Newton Electrical”. Anche il muro di televisori riprende una celebre scena del film.

I frame finali, nei quali si vede un razzo che lascia la terra, sembra suggerire che alla fine Thomas Jerome Newton/David Bowie sia riuscito nel suo intento di lasciare la terra.

Eccovi il video: