Bowie at the Beeb (2000)

CD 1CD 2CD 3: BBC RADIO THEATRE 2000

01	In the Heat of the Morning	3:02
02	London Bye Ta-Ta	2:36
03	Karma Man	3:00
04	Silly Boy Blue	6:08
05	Let Me Sleep Beside You	3:17
06	Janine	3:24
07	Amsterdam	3:18
08	God Knows I’m Good	3:36
09	The Width of a Circle	5:21
10	Unwashed and Somewhat Slighltly Dazed	5:07
11	Cygnet Committee	9:07
12	Memory of a Free Festival	3:18
13	Wild Eyed Boy from Freecloud	5.55
14	Bombers	7:56
15	Looking for a Friend	3:34
16	Almost Grown	2:44
17	Kooks	3:32
18	It Ain’t Easy	2:51

01	The Supermen	2:51
02	Eight Line Poem	2:56
03	Hang On To Yourself	2.50
04	Ziggy Stardust	3.26
05	Queen Bitch	2.59
06	I’m Waiting for the Man	5:24
07	Five Years	4:24
08	White Light/White Heat	3:48
09	Moonage Daydream	4:58
10	Hang On To Yourself	2:50
11	Suffragette City	3:28
12	Ziggy Stardust	3:24
13	Starman	4:05
14	Space Oddity	4:16
15	Changes	3:29
16	Oh! You Pretty Things	2:57
17	Andy Warhol	3:14
18	Lady Stardust	3:21
19	Rock’n’Roll Suicide	3:08

01	Wild Is The Wind	6:23
02	Ashes to Ashes	5:04
03	Seven	4:13
04	This Is Not America	3:44
05	Absolute Beginners	6:32
06	Always Crashing In The Same Car	4:07
07	Survive	4:55
08	Little Wonder	3:49
09	The Man Who Sold the World	3:58
10	Fame	4:12
11	Stay	5:45
12	Hallo Spaceboy	5:22
13	Cracked Actor	4:10
14	I’m Afraid of Americans	5:30
15	Let’s Dance	6:20

Recensione

“Bowie at the Beeb“, pubblicata nel 2000, è una selezione delle registrazioni effettuate presso gli studi della BBC tra il 1968 e il 1972, che mostrano l’evoluzione artistica di Bowie dalla sua fase folk a quella glam rock. Il disco contiene anche alcune cover di artisti come Jacques Brel, Lou Reed e Chuck Berry, e una canzone inedita, Looking for a Friend, attribuita al progetto Arnold Corns. Nella prima edizione, il disco era accompagnato da un CD bonus con la registrazione di un concerto di “Bowie al BBC Radio Theatre” di Londra, tenutosi il 27 giugno 2000. Le edizioni successive contengono solo i primi due CD.

Rimasterizzati e missati ex novo, i 37 brani che compongono l’album godono di un’ottima resa sonora e offrono uno squarcio brillante su un Bowie prima esordiente e poi già lanciatissimo verso il successo. Un album formidabile che non può mancare nelle audioteche dei più devoti seguaci bowiani.

“Bowie at the Beeb” è un’antologia interessante e varia, che offre una panoramica della carriera di Bowie nel suo periodo più formativo, e versioni live dei brani molto interessanti. Rappresenta anche un documento storico che riflette il contesto culturale e sociale dell’epoca in cui sono state registrate le canzoni. Tra i momenti più significativi, si possono citare la prima esecuzione di Starman, che segnò l’affermazione di Bowie come icona glam, e la collaborazione con John Peel, uno dei più influenti DJ della radio britannica.

La veste grafica è curata da Guy Peallert, lo stesso che disegnò la copertina di Diamond Dogs.

di Daniele Federici

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